Veicoli industriali, Unrae: a fine 2018 previste 27.000 immatricolazioni (+10,9%), ma urge rinnovo del parco

Nel 2018 in Italia le immatricolazioni di veicoli industriali dovrebbero attestarsi intorno a quota 27.000 unità, con una crescita del 10,9% sul 2017. Questa previsione è stata diffusa questa mattina a Roma nel corso della conferenza stampa “Trasportiamo l’Italia nel futuro”, a cura della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae.

Se da un lato la crescita delle immatricolazioni è indubbiamente un buon segnale per il settore dei veicoli industriali, che negli ultimi anni ha accusato duramente il colpo della crisi economica (dal 2008 al 2017 vi è stata una perdita di 35.000 aziende di autotrasporto e il parco circolante si è contratto di oltre 130.000 unità), dall’altro però va rimarcato che il parco circolante di questi mezzi è ancora troppo vecchio.

Dalla conferenza infatti è emerso che il parco circolante dei veicoli industriali ha un’età media di 13,5 anni ed è costituto per la maggior parte (per l’esattezza dal 63,1%) da mezzi omologati ante Euro IV (e dunque da veicoli maggiormente inquinanti, oltre che non dotati dei più recenti dispositivi per la sicurezza a bordo). “Con questo trend – ha sottolineato Cristiana Petrucci, responsabile del Centro Studi e Statistiche Unrae – ci vorranno 17 anni per sostituirli tutti”. Inoltre soltanto l’11,9% del parco è dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza obbligatori da novembre 2015 (frenata autonoma di emergenza, mantenimento corsia).

“E’ giunto il tempo di passare ad un progetto strutturale che spinga il rinnovo del parco, anche attraverso l’applicazione di sistemi di premialità basati sul concetto che chi più inquina, o chi è meno sicuro, più paga”, ha dichiarato Franco Fenoglio, presidente Unrae Sezione Veicoli Industriali, che poi ha aggiunto: “Unrae sostiene da sempre la necessità di investimenti pubblici strutturali per il rinnovo del parco circolante: siamo pertanto lieti di leggere che nel Disegno di Legge di Bilancio per il 2019 è stato previsto uno stanziamento per finanziare investimenti destinati al rinnovo del parco dei veicoli per il trasporto merci. Anche se si tratta di un importo relativamente modesto, confidiamo che venga mantenuto e lo consideriamo un segnale importante del rinnovato interesse del Governo per il settore strategico dell’autotrasporto”.