Moderate prospettive di recupero nel 2011 legate alla crescita del clima di fiducia
Le vendite di veicoli commerciali hanno subito nel dicembre scorso un calo del 7,13% che ha leggermente ridimensionato il margine sul 2009 accumulato nei primi 11 mesi dell’anno. Il 2010 chiude così il suo consuntivo con 186.738 vendite e con una crescita del 6,16%. Per valutare correttamente questo incremento occorre considerare che il 2009, per le vendite di veicoli commerciali, era stato l’anno peggiore dal 1999.
L’andamento del 2010 è stato caratterizzato dalla possibilità, nel primo trimestre, di usufruire degli incentivi dell’anno precedente per i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2009. Il primo trimestre ha chiuso così con una crescita del 26,02% che ha interrotto un andamento in calo che durava da 20 mesi, cioè dal maggio 2008. Finito, in aprile l’effetto delle agevolazioni statali, il secondo trimestre 2010 si è mantenuto sui livelli dell’anno precedente, mentre l’andamento degli ultimi due trimestri è stato in calo e questo spiega come, nonostante un inizio molto positivo, il 2010 chiuda con un incremento contenuto.
Le prospettive per i prossimi mesi non appaiono particolarmente favorevoli. In particolare si prevede un forte calo di vendite nel periodo gennaio-marzo, in cui i risultati si confronteranno con quelli di un primo trimestre 2010 molto positivo per i motivi indicati. Anche i concessionari, interpellati dal Centro Studi Promotor GL events nel quadro dell’inchiesta congiunturale trimestrale sul mercato dei veicoli commerciali, non sono ottimisti sull’andamento del mercato nei prossimi tre mesi. Soltanto il 7% si aspetta, infatti, vendite in aumento, mentre il 58% ipotizza stabilità e il 35% si attende diminuzione delle vendite.
A partire dalla primavera potrebbe tuttavia delinearsi un moderato recupero sia perchè il confronto si farà con un periodo di vendite comunque depresse sia perchè la ripresa dell’economia, anche se debole, dovrebbe dare una spinta quanto meno alla sostituzione dei veicoli più vecchi. E, d’altra parte, anche il forte recupero del clima di fiducia delle imprese manifatturiere ed estrattive in atto fin dalla primavera del 2009 dovrebbe finalmente tradursi in una maggiore propensione all’acquisto anche di tipici beni di investimento come i veicoli commerciali.