Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe è arrivata la liberalizzazione del tuning. Si tratta di un provvedimento molto atteso dagli appassionati dei motori e dagli operatori del settore della personalizzazione dell’auto.
Per tuning si intende la modifica di un veicolo rispetto agli standard della produzione di serie al fine di migliorarne le prestazioni, la manovrabilità o l’estetica. Se la modifica comporta variazioni alle caratteristiche funzionali o costruttive ovvero ai dispositivi di equipaggiamento indicati dall’art.71 e 72 del Codice della strada oppure se si sostituisce o si modifica il telaio, la normativa in vigore prevede che il veicolo venga sottoposto a visita e prova presso gli uffici competenti della Motorizzazione Civile. Perchè la modifica venga approvata, per i casi più importanti, specificati dal secondo comma dell’art.236 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada, occorre il preventivo nulla osta della casa costruttrice. Il decreto Milleproroghe innova proprio con riferimento a quest’ultimo aspetto. Il decreto dispone, infatti, che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce con “propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo”, nulla osta contemplato, come si è detto, dal già citato secondo comma dell’art. 236 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada. In pratica la normativa vigente in materia di tuning resta valida finché non verranno emanati i decreti previsti dalla modifica introdotta col Milleproroghe che, per la materia che disciplineranno, elimineranno la necessità del nulla osta preventivo della casa costruttrice. Non è poco in quanto il nulla osta è assai difficile da ottenere anche perchè le case finiscono per assumersi responsabilità su componenti che non hanno né progettato, né prodotto, né previsto per i loro autoveicoli.
Perchè la riforma vada a regime occorre dunque che il Ministero cominci a regolamentare con appositi decreti i diversi aspetti che possono interessare il tuning. Quando ciò accadrà, ed è auspicabile che avvenga nei tempi più brevi possibili, la prassi della personalizzazione dell’auto potrà avere indubbiamente un notevole impulso. Non solo, vi sarà anche un altro effetto positivo. Dovrebbero ridursi molto anche i casi di tuning eseguito senza rispettare la normativa vigente e quindi con potenziale pregiudizio della sicurezza stradale. Ovviamente la liberalizzazione prevista dal Milleproroghe avrà effetti positivi anche sul mercato della personalizzazione dell’auto. Sul fatturato del settore non esistono dati ufficiali, ma secondo una stima realizzata dal Centro Studi Promotor con sondaggi sugli operatori interessati, nel 2007, il fatturato del settore ha toccato 1.235 milioni attribuibili per 365 milioni al car audio ed al car entertainment, per 490 milioni alle gomme e per 380 milioni al tuning vero e proprio. Nel 2008 il settore della personalizzazione dell’auto, sempre secondo le stime del Centro Studi Promotor, ha accusato una contrazione del fatturato contenuta nel 3% e quindi decisamente minore del calo delle immatricolazioni complessive che è stato del 13,31%.
Le prospettive per il 2009 e, soprattutto, per gli anni successivi, quando si può prevedere che vadano a regime i decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti previsti dal Milleproroghe, verranno dettagliatamente discusse nel quadro di una tavola rotonda che si terrà venerdì 27 marzo 2009 alla Fiera di Rimini in occasione dell’apertura di My Special Car Show 2009 – Salone dell’Auto Speciale e Sportiva. Alla tavola rotonda parteciperanno Anfia, Unrae, Ascar, Dekra e Centro Studi Promotor.