TORNA A MORDERE LA CRISI DELL’AUTO

In maggio sono state immatricolate 179.600 autovetture, con un calo del 13,52% rispetto allo stesso mese del 2002. Si tratta di un risultato particolarmente negativo, tanto più che il confronto si fa con un maggio 2002 molto depresso (-11,6% sul 2001). La contrazione del mese scorso è dovuta al fatto che, finiti il 31 marzo gli incentivi alla rottamazione, il mercato ritorna al suo andamento fisiologico. Si attesta cioè sui bassi livelli di vendita tipici della fase di rallentamento congiunturale iniziata nel 2002 e soltanto interrotta dagli incentivi. Il consuntivo dei primi cinque mesi dell’anno chiude più o meno sugli stessi livelli dello stesso periodo del 2002 e cioè con 1.057.500 immatricolazioni (-0,09%). La tenuta è però soltanto apparente perché nel primo trimestre 2003, grazie agli incentivi alla rottamazione, le vendite avevano fatto registrare una crescita di 38.258 immatricolazioni (+5,82%). Questo margine è stato completamente assorbito dai cali di aprile e maggio, cioè dei primi due mesi senza incentivi statali. E’ facile prevedere che, in mancanza di nuovi provvedimenti di sostegno alla domanda, il quadro peggiorerà decisamente nei prossimi mesi.

Indicazioni particolarmente interessanti in proposito vengono dall’inchiesta congiunturale mensile sul mercato dell’automobile condotta a fine maggio dal Centro Studi Promotor su un ampio campione di concessionari. Ben l’87% degli interpellati dichiara che nel mese scorso l’affluenza di visitatori nei saloni di vendita è scesa su bassi livelli e per l’82% degli interpellati bassa è stata anche la raccolta di ordini. Per quanto riguarda le prospettive a tre-quattro mesi, il 50% dei concessionari si attende poi ulteriori diminuzioni della domanda. L’indicatore del clima di fiducia degli operatori determinato dal Centro Studi Promotor si riporta così in maggio al livello fatto registrare nel giugno scorso subito prima dell’adozione degli incentivi alla rottamazione e in particolare accusa un calo di quasi tre punti percentuali rispetto ad aprile e di ben ventuno punti percentuali rispetto a gennaio 2003. A ciò si aggiunge che, secondo le rilevazioni dell’Isae, scende ulteriormente in maggio anche la fiducia dei consumatori e si attestano inoltre su livelli molto bassi anche le intenzioni di acquisto di autovetture (11% dei consumatori in maggio contro 18% in gennaio).

Come è noto, il Governo ha annunciato l’intenzione di adottare provvedimenti di rilancio della domanda di beni di consumo, che non dovrebbero però riguardare l’automobile. In mancanza di nuovi incentivi alla rottamazione, le persistenti difficoltà dell’economia italiana ed internazionale non consentono di ipotizzare un recupero del mercato dell’auto in tempi brevi, tanto più che sull’economia europea pesano anche gli effetti negativi del rafforzamento del cambio dell’euro, mentre la ripresa economica continua ad essere frenata dalle conseguenze dell’eccesso di rigore degli accordi di Maastricht e dalla politica della Banca Centrale Europea.