La Grande Punto traina il mercato italiano dell’auto e il mercato italiano traina quello europeo, che in marzo, secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, ha fatto registrare 1.788.723 immatricolazioni con una crescita del 4,1% sullo stesso mese del 2005. A questo risultato il maggior contributo tra i cinque maggiori mercati del continente è stato dato dal mercato italiano, che cresce dell’8,6%. Ottimi anche gli apporti del mercato spagnolo (+8,3%) e di quello tedesco (+6,9%), mentre le immatricolazioni sono in calo nel Regno Unito (-1,6%) e in Francia (-2,5%). Tra gli altri mercati minori dell’Unione Europea le crescite più significative sono state registrate dal mercato belga (+25,2%) e da quello olandese (+11,6%). Sempre stagnante nel contesto europeo è invece il mercato complessivo degli otto paesi nuovi membri dell’Unione Europea per i quali si dispone di dati statistici (mancano Cipro e Malta). Le immatricolazioni sono state 65.854 con un calo dello 0,5% in linea con la contrazione del primo trimestre che è dello 0,6%. In questi paesi il mercato dell’auto continua ad essere penalizzato sia dall’afflusso di usato a chilometri zero proveniente da altri paesi, sia dalle incertezze economiche legate all’ingresso nell’Unione Europea.
Secondo il Centro Studi Promotor, è invece proprio il delinearsi della ripresa economica l’elemento nuovo a cui va ricollegato il rilancio della domanda di autovetture in Europa Occidentale (UE a 15 più Efta), rilancio che, dopo la stagnazione del 2005, si è manifestato all’inizio di quest’anno e sembra destinato a rafforzarsi con il passare dei mesi. Sono ormai molti gli indicatori da cui emerge chiaramente che la ripresa economica mondiale sta interessando anche l’Europa ed in primo luogo il maggiore mercato automobilistico nazionale del continente che è quello tedesco, in crescita del 5,4% nel primo trimestre.
Anche per il mercato automobilistico italiano l’elemento nuovo è il delinearsi di una fase di ripresa dell’economia. Le indicazioni in questo senso vengono sia dalle percezioni e dalle opinioni di consumatori e imprese, rilevate attraverso gli indicatori di fiducia, sia dai primi dati statistici sul 2006 che mettono in luce soprattutto un recupero della produzione industriale sostenuta, in particolare, dai buoni risultati del comparto automobilistico. Naturalmente sulla propensione all’acquisto di automobili continua ad influire anche l’effetto del lancio di nuovi modelli e il marketing aggressivo di molte case automobilistiche.