SI RAFFORZA LA RIPRESA DELL’AUTO IN OTTOBRE

In ottobre sono state immatricolate 184.752 autovetture con un incremento del 5,47% rispetto allo stesso mese del 2004. Questa crescita indica che continua e si rafforza la ripresa del mercato automobilistico italiano delineatasi nella seconda metà dell’anno, dopo un primo semestre in calo del 5,27%. I risultati degli ultimi mesi hanno consentito di ridurre la contrazione a fine ottobre all’1,53% e appare sempre più concreta la possibilità che il 2005 possa chiudersi sostanzialmente sugli stessi livelli del 2004 (2.265.000 immatricolazioni). In novembre e dicembre dovrebbe infatti manifestarsi pienamente l’effetto del lancio della Grande Punto, che fino ad ora ha generato un alto volume di ordini ma non ha ancora avuto un impatto sulle immatricolazioni adeguato all’importanza del modello.

Anche al di là di questo pur importante elemento, la situazione del mercato automobilistico appare ben impostata. L’interesse dei potenziali compratori resta alto, come emerge anche dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor. Segnali positivi vengono infatti da un indicatore molto importante dell’inchiesta: l’affluenza di visitatori nelle show room dei concessionari. Dopo il picco toccato in settembre per il “Porte Aperte” di presentazione della “Grande Punto”, in ottobre l’affluenza di visitatori si è mantenuta normale o alta per il 51% dei concessionari. Si tratta di una percentuale che in ottobre non veniva toccata da diversi anni. Positivi e in netto miglioramento rispetto ai mesi precedenti sono anche i giudizi sulla raccolta di ordini, che in ottobre si è attestata su livelli normali o alti per il 53% dei concessionari. E improntate a un responsabile ottimismo sono anche le attese dei concessionari per l’andamento delle vendite nei prossimi tre-quattro mesi: per il 75% dei concessionari le immatricolazioni saranno infatti in aumento o stabili sui buoni livelli attuali.

Secondo il Centro Studi Promotor sulla buona intonazione della domanda influiscono sia la politica delle case automobilistiche, che mantengono alta la pressione sul mercato con sconti e promozioni molto accattivanti, sia il basso costo del denaro che consente di contenere gli oneri per gli interessi sui pagamenti dilazionati che, sempre secondo le rilevazioni del Centro Studi Promotor, riguardano ormai quasi il 70% delle auto vendute. Questi elementi caratterizzano però ormai da tempo il mercato dell’auto nel nostro Paese e quindi, sempre secondo il Centro Studi Promotor, il fattore che, dopo il giro di boa di metà anno, ha determinato l’inversione di tendenza della domanda di autovetture è la positiva evoluzione della congiuntura economica. Il miglioramento che si è delineato con il dato positivo sul prodotto interno lordo nel secondo trimestre sta trovando conforto nei dati sulla produzione industriale, sul fatturato e sulla raccolta di ordini nell’industria. In settembre e ottobre un ulteriore segnale positivo viene poi da una generalizzata crescita del clima di fiducia sia dei consumatori che degli operatori del commercio, dell’industria e dei servizi.