Forte spinta da fiducia nella ripresa e domanda di sostituzione arretrata
Accelera ancora il mercato italiano delle autovetture. Dopo la crescita del 4,3% nel 2014 e quelle dell’11,3% in gennaio e del 13,2% in febbraio, in marzo vi è stato un incremento del 15,1%. Le vetture immatricolate sono state infatti 161.303 contro le 140.189 unità del marzo 2014. Secondo il Centro Studi Promotor le cause del recupero in atto non possono essere attribuite al miglioramento del quadro economico. Per il primo trimestre 2015 i dati statistici finora resi noti accreditano infatti l’ipotesi di una crescita zero del Pil. Ciò soprattutto per i dati negativi sulla produzione industriale e sull’occupazione. La speranza della ripresa può avere però influito in maniera significativa sulle decisioni di acquisto di aziende e famiglie. Negli anni della crisi hanno visto aumentare inesorabilmente l’età media delle loro vetture. Ora con la prospettiva della ripresa, destinano all’acquisto di un’auto nuova risorse tenute in serbo per l’eventualità di un’ulteriore aggravamento delle difficoltà economiche. L’avvio di un recupero del mercato dell’auto in mancanza della ripresa dell’economia che ancora latita è comunque favorito anche dal fatto che il mercato dell’auto ha avuto nella crisi iniziata nel 2008 un calo quasi doppio rispetto al resto dell’economia reale. Nel 2014 sui livelli ante-crisi il mercato dell’auto accusava infatti un calo del 45,4% contro una contrazione della produzione industriale del 25,2%, mentre il Pil era in calo del 9,4%.
Il miglioramento in atto sul mercato dell’auto viene colto anche dagli operatori del settore interpellati dal Centro Studi Promotor nel quadro della sua inchiesta congiunturale mensile di fine marzo. Rispetto alla rilevazione di febbraio la quota di operatori che indicano affluenza alta o normale di visitatori nelle show room sale dal 65% al 70%, mentre la quota di operatori che segnalano normali o alti livelli di acquisizione di ordini passa dal 45% al 62%. Aumenta anche il clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor. L’indicatore ha toccato infatti quota 44,70, livello che non venita raggiunto dall’adozione degli ultimi incentivi alla rottamazione del 2009. I dati di marzo attenuano infine alcune preoccupazioni che erano state espresse da diversi osservatori commentando i risultati positivi del primo bimestre. In particolare si faceva notare che la ripresa era sostenuta soprattutto dalle immatricolazioni per noleggio (e quindi dalle imprese), mentre la crescita delle immatricolazioni a privati era piuttosto contenuta. In marzo la crescita più forte resta quella del noleggio, ma aumenta anche la velocità del recupero delle vendite a privati ed inoltre occorre considerare che nella composizione delle immatricolazioni ad uso noleggio aumenta la quota delle auto date in noleggio a lungo termine ai privati.
“In sintesi – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – il recupero attualmente in atto sul mercato delle autovetture è dovuto alla pressione ormai insostenibilie della domanda di sostruzione rinviata e alle speranze della ripresa dell’economia. Se queste speranze fossero vanificata, il recupero in atto potrebbe rapidamente esaurirsi. Se invece la ripresa, da tanto tempo annunciata, prendesse finalmente corpo, dovremmo modificare significativamente le previsioni già formulate per il 2015. In ogni caso non bisogna dimenticare che anche con l’accelerazione in atto il mercato italiano delle autovetture resta lontanissimo dai livelli normali per un paese come l’Italia. Sette anni di crisi durissima hanno avuto conseguenze molto serie per l’economia del settore automobilistico, ma anche e soprattutto per le famiglie costrette ad usare auto sempre più vecchie, più pericolose e più inquinanti. Restano quindi ineludibili interventi del Governo per agevolare gli acquisti delle famiglie e per portare la tassazione sulle auto aziendali sugli standard europei”.
Bologna, 1° aprile 2015