Quarto segnale positivo consecutivo
In marzo in Italia sono state immatricolate 139.337 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2013 del 4,96%. Si tratta del quarto dato positivo consecutivo e si ha così conferma che la tendenza della domanda di autovetture si è effettivamente invertita a cavallo tra il 2013 e il 2014. Significativo è il fatto che la positiva evoluzione del mercato riguarda anche altri comparti del settore dei mezzi di trasporto. In novembre si è infatti registrato il primo risultato positivo per i veicoli commerciali e industriali, in febbraio sono in crescita anche le vendite di moto e sempre in febbraio si è registrato un incremento dei consumi di benzina e gasolio auto. La comparsa simultanea di segnali di crescita per tutti i veicoli a motore su gomma dopo una crisi durissima e lunghissima non è certo una coincidenza, ma indica l’inizio di una moderata ripresa che si estende all’intero comparto dei mezzi di trasporto privati.
Tra l’altro va segnalato che i giudizi espressi dai concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor nel quadro della sue inchieste congiunturali mensili sul mercato delle autovetture sono da novembre in progressivo miglioramento. In particolare in marzo l’84% dei concessionari prevede nei prossimi tre-quattro mesi domanda stabile o in aumento, mentre il 16% si attende nuovi cali delle vendite: un quadro nettamente diverso da quello del 2013. Basti pensare che nel giugno 2013 ben il 56% dei concessionari si aspettava nuovi cali di vendita contro, come si è detto, il 16% del marzo scorso. Una conferma delle mutate aspettative delle reti di vendita sull’evoluzione della domanda di autovetture viene anche dal clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor. Questo indicatore, dopo aver toccato nel giugno 2013 un minimo di periodo a quota 20, si è gradualmente portato nel marzo scorso a quota 34,80. I segnali di ripresa per l’auto sono dunque evidenti, ma se si considera l’entità del calo del 2013 sui livelli ante-crisi (-47,7%) il recupero della domanda è certamente molto debole.
L’andamento del sistema economico è ancora estremamente preoccupante. Per la produzione industriale da qualche mese si alternano segnali di crescita e segnali di nuova flessione dell’attività, ma dal resto dell’economia reale non vengono segnali positivi e sulle prospettive incombe lo spettro della deflazione che si fa di mese in mese più preoccupante. Tuttavia la tendenza del clima di fiducia delle imprese si mantiene in crescita e in marzo è tornato a crescere anche il clima di fiducia dei consumatori, soprattutto per le speranze generate dall’azione e dall’impegno del nuovo Governo. E’ del tutto evidente tuttavia che, se le attese non fossero immediatamente seguite da provvedimenti efficaci per rilanciare innanzitutto la domanda di beni di consumo, il quadro congiunturale peggiorerebbe drasticamente ed anche la timida ripresa del mercato dell’auto finirebbe per essere spazzata via.
Bologna, 1° aprile 2014