Calano in febbraio le immatricolazioni di vetture
In febbraio sono state immatricolate 207.700 autovetture con una contrazione su febbraio 2003 del 2,25%. E’ un risultato tutto sommato positivo in quanto il confronto si fa con un mese in cui erano in vigore gli incentivi alla rottamazione. E tuttavia vi sono elementi che velano l’importanza del risultato. Innanzitutto, secondo le rilevazioni del Centro Studi Promotor in febbraio vi è stata una certa ripresa del ricorso ai «chilometri zero», cioè alle immatricolazioni di vetture invendute ai concessionari per eseguire una azione cosmetica sulle quote di mercato. In secondo luogo, il Gruppo Fiat non è riuscito a confermare il buon recupero con cui aveva iniziato l’anno. La sua quota sulle immatricolazioni è infatti scivolata dal 30,97% di gennaio al 29,1%, anche se resta superiore a quella del febbraio 2003 (27,3%).
Dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor vengono inoltre indicazioni improntate ad una certa cautela. Mentre in gennaio i concessionari che valutavano su livelli normali o alti i livelli di acquisizione di ordini erano il 52%, in febbraio la quota corrispondente scende al 40%. Cala anche l’affluenza di visitatori nei saloni di vendita. In gennaio veniva indicata su livelli normali o alti dal 71% dei concessionari, in febbraio dal 49%. Va poi segnalato che l’indicatore di fiducia del settore automobilistico determinato dal Centro Studi Promotor fa registrare in febbraio una battuta d’arresto, dopo una crescita che durava da maggio 2003. A proposito di fiducia, secondo il monitoraggio dell’Isae, cala ulteriormente in febbraio quella dei consumatori che è un elemento strettamente correlato alla propensione ai consumi e che appare fortemente scossa dai recenti scandali finanziari. In questo quadro, non privo di elementi di preoccupazione, il mercato dell’auto continua però a beneficiare di una accelerazione della sostituzione delle vetture a benzina indotta dal crescente successo del diesel. Questo elemento sta determinando una modificazione strutturale della domanda in grado di neutralizzare, almeno in parte, le spinte negative provenienti da un quadro congiunturale sostanzialmente debole sia del settore che dell’economia.
Per quanto riguarda le prospettive per i prossimi mesi, le previsioni sono abbastanza facili per il primo semestre del 2004. In marzo le immatricolazioni faranno certamente registrare un calo in quanto il confronto si farà con l’ultimo mese (marzo 2003) in cui furono in vigore gli incentivi alla rottamazione del 2002-2003. Nel secondo trimestre dell’anno, che nel 2003 subì uno shock da dopo incentivi, vi sarà certamente un recupero. Il problema è prevedere l’andamento del secondo semestre in cui si giocheranno le sorti dell’annata. Non è certo che l’impulso del diesel e dei molti nuovi modelli presentati (tra cui quelli Fiat) sarà in grado di sostenere adeguatamente la domanda in mancanza di una ripresa dell’economia che, per ora, non si annuncia.