SETTEMBRE POSITIVO PER IL MERCATO EUROPEO DELL’AUTO (+5,4%)

Andamenti fortemente differenziati tra Eurozona e resto della Ue, ma

Finalmente una buona notizia dal mercato europeo dell’auto. In settembre nell’Unione Europea sono state immatricolate 1.159.066 autovetture con una crescita del 5,4% sullo stesso mese del 2012. Il risultato è dovuto pure a una giornata lavorativa in più nella maggior parte dei paesi dell’area, ma il segnale è comunque positivo anche perché la crescita è piuttosto generalizzata. Soltanto in otto dei 27 mercati per i quali sono stati diffusi i dati oggi dall’Acea si registra infatti un calo e fra questi purtroppo vi è il mercato italiano che in settembre vede le immatricolazioni calare del 2,9%. Distinguendo all’interno dell’Unione Europea l’Eurozona e l’area dei Paesi non euro, il segnale positivo permane, anche se nell’Eurozona si registra una crescita contenuta nell’1,2%, mentre nell’area dei Paesi non euro la crescita è dell’11,7%.

Il discreto risultato di settembre consente di contenere la perdita acquisita dall’inizio dell’anno. Da gennaio ad agosto il cumulato delle immatricolazioni nell’Unione Europea chiudeva infatti con un calo del 5,2%. Il consuntivo a fine settembre è invece in rosso del 3,9% e deriva (come nei mesi precedenti) da andamenti diametralmente opposti per l’Eurozona, che nel cumulato vede le immatricolazioni in calo del 7,5%, e per il complesso dei paesi dell’Unione che non adottano l’euro, che vede invece le immatricolazioni in crescita del 6,6%. La ancora difficile situazione del mercato europeo riguarda soprattutto le case generaliste. I principali marchi premium (Audi, BMW, Mercedes e Jaguar-Land Rover) vedono infatti la loro quota complessiva salire dal 16,2% del periodo gennaio-settembre 2012 al 17,1% dello stesso periodo 2013, mentre nel solo mese di settembre la quota di questi marchi è passata dal 17,8% del 2012 al 18,3% del 2013.

Considerando la situazione dei cinque maggiori mercati dell’Unione Europea, in settembre in forte crescita appare il mercato spagnolo (+28,5%), seguito da quello del Regno Unito (+12,1%) e da quello della Francia (+3,4%). In calo invece il mercato tedesco (-1,2%) e, come si è già accennato, anche il mercato italiano (-2,9%). Nel nostro Paese sembra essersi esaurita la caduta della domanda che ha portato le immatricolazioni quasi a dimezzarsi dal 2007 al 2013. Tuttavia l’inversione di tendenza attesa in agosto non si è verificata neppure in settembre e il mercato appare ancora fortemente penalizzato, non solo dalla crisi economica, ma anche da una campagna di demonizzazione dell’automobile sistematicamente condotta strumentalizzando la crisi, campagna che, di fatto, non crea condizioni favorevoli per affrontare i problemi specifici della domanda di auto che sono il caro-carburanti, il caro-assicurazioni, le difficoltà del credito e soprattutto livelli di tassazione assolutamente vessatori e senza confronti nel mondo.

Bologna, 16 ottobre 2013