Mentre il mercato mondiale cresce e si avvia ad un nuovo record…
Nella zona euro in settembre le immatricolazioni di autovetture hanno subito un calo del 18,5%. Questo è quanto emerge da una elaborazione fatta dal Centro Studi Promotor GL events sui dati diffusi oggi dall’Acea sulle immatricolazioni nei trenta paesi dell’area UE27+EFTA. Il forte calo delle immatricolazioni nella zona euro contrasta con l’andamento moderatamente positivo degli altri paesi dell’area UE27+EFTA, che in settembre vedono le immatricolazioni in crescita del 2,4% e soprattutto con gli ultimi dati resi noti per le vendite di veicoli leggeri nel mondo che nei primi otto mesi dell’anno hanno fatto registrare una crescita del 7,9%.
Il mercato dell’auto nel mondo è dunque in pieno sviluppo ed anzi si avvia a far registrare nel 2012 un nuovo record di vendite, mentre soltanto l’area euro fa registrare un andamento fortemente negativo. Le ragioni di questa crisi, che interessa una parte molto importante dell’Europa, sono da ricercarsi essenzialmente nelle politiche restrittive imposte alla fascia sud della zona euro in relazione alla crisi della moneta unica. La forte frenata dell’economia in Grecia, Italia, Spagna e Portogallo sta contagiando l’andamento della domanda in tutta l’area con il concreto pericolo che il contagio si estenda a livello globale. I dati di settembre mettono in luce che nei 17 paesi che hanno adottato l’euro le vendite sono in crescita soltanto nei piccolissimi mercati di Estonia (+1,8%) e Slovacchia (+46,6%), mentre tutti gli altri mercati accusano contrazioni anche di forte entità. Se si confronta poi il calo di settembre (-18,5%) con quello dei primi nove mesi dell’anno (-10,5%) emerge inoltre una chiara tendenza al peggioramento.
Analizzando l’andamento dei singoli mercati dell’area euro, va segnalato innanzitutto che il mercato tedesco in settembre accusa una contrazione del 10,9%. L’andamento delle vendite è stato in Germania moderatamente positivo nel primo semestre (+2,9%), ma in luglio e agosto si sono registrati cali rispettivamente del 5% e del 4,7% e in settembre, come si è detto, la situazione è decisamente peggiorata (-10,9%). Fortemente negativo anche l’andamento degli altri maggiori mercati dell’area euro. In particolare il mercato francese fa registrare in settembre un calo del 17,9%, quello spagnolo cade del 36,8% e quello Italiano scende del 25,7%. Per quanto riguarda in particolare il mercato italiano vi è da dire che sull’andamento negativo delle immatricolazioni pesa non solo la frenata dell’economia reale, ma anche il fatto che la tassazione specifica sull’auto è giunta a livelli assolutamente insostenibili e nonostante questo il Governo non ha perso l’occasione della legge di stabilità per ridurre ulteriormente la deducibilità dei costi per l’auto aziendale, che è il comparto del mercato auto italiano finora meno penalizzato dalla crisi.