Possibile un recupero fisiologico per l’auto, se il Governo aiutasse
In settembre sono state immatricolate in Italia 110.436 autovetture con un incremento sullo stesso mese dello scorso anno del 3,27%. Dopo il piccolo calo di agosto (-0,2%), il ritorno alla crescita in settembre è indubbiamente un fatto positivo, anche se il tasso di aumento è veramente modesto. Ad un’analisi attenta dei dati pubblicati oggi dal Ministero dei Trasporti emerge anche qualche altro elemento di positività. Per la prima volta nel 2014 la quota di mercato mensile del gruppo Fiat cresce. In settembre le case hanno molto incrementato le loro attività promozionali e anche gli investimenti pubblicitari. Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor a fine settembre emerge che questo maggior dinamismo delle case auto ha determinato un miglioramento dell’afflusso di visitatori nei saloni di vendita. Il mercato dunque reagisce agli stimoli e, altro aspetto non negativo, è il fatto che in settembre è diminuito il ricorso ai chilometri zero.
Domanda e offerta indicano una volontà di risveglio, ma ciò non muta ancora il quadro del mercato italiano dell’auto che resta pienamente insoddisfacente. L’Italia è l’unico paese in cui le vendite di autovetture sono ancora schiacciate sui livelli infimi raggiunti al culmine della crisi iniziata nel 2007, mentre il mercato dell’auto è già ripartito persino negli altri paesi della zona euro massacrati dall’austerity. A fine agosto il mercato spagnolo cresce del 16,4%, quello greco del 21,4%, quello portoghese del 35,7% e quello di Cipro del 16,8%.
La forte penalizzazione del mercato italiano dipende essenzialmente da due fattori. Il primo è il quadro economico, che non solo non migliora, ma che continua a peggiorare. Il secondo è l’assenza di una politica per il settore. Il Ministro Lupi alla fine di luglio ha annunciato incentivi per il settore automobilistico, ma, ad oltre due mesi dall’annuncio, nessun provvedimento è stato adottato, né risultati ha prodotto la Consulta Nazionale per l’Automobile istituita nel 2013 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. In compenso il 10 luglio è uscita una circolare di 33 pagine di testo e di 14 pagine di allegati che regolamenta la registrazione di chi usa un’auto aziendale, un adempimento che le esigenze della semplificazione suggerivano quantomeno di rinviare a tempi migliori, come dovrebbe essere per tanti altri adempimenti burocratici di dubbia utilità, soprattutto in tempi di crisi.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il mercato dell’auto ha raggiunto livelli tanto depressi che un moderato recupero sembrerebbe fisiologico nonostante la gravità della situazione economica. Occorrerebbe però che il recupero non venisse ostacolato, ma bensì consentito dall’azione di Governo. A questo proposito il settore si attende un segnale dall’intervento del Vice Ministro dei Trasporti, Senatore Riccardo Nencini, al convegno organizzato dal Centro Studi Promotor l’8 ottobre a Palazzo Altieri a Roma, convegno a cui parteciperanno autorevolissimi esponenti del settore dell’auto, come Massimo Nordio, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Volkswagen Group e Presidente dell’Unrae, Alessandro De Martino, Amministratore Delegato di Continental Italia, Alfonso Martinez, Amministratore Delegato di LeasePlan Italia e Bruno Mattucci, Amministratore Delegato di Nissan Italia.
Bologna, 1° ottobre 2014