In luglio sono state immatricolate in Italia 206.900 autovetture con un calo del 5,65% rispetto a luglio 2003. Questa contrazione va valutata tenendo conto che nel luglio scorso rispetto allo stesso mese del 2003 vi è stata una giornata lavorativa in meno che comporta una contrazione delle vendite pari a circa il 4,5%. Inoltre occorre considerare che il risultato di luglio 2003 fu piuttosto positivo per effetto del maturare di decisioni di acquisto rinviate da aprile a maggio nell’attesa, rilevatasi vana, di nuovi incentivi alla rottamazione. Il risultato del luglio scorso è quindi sostanzialmente in linea con l’andamento del primo semestre del 2004 e porta il consuntivo delle immatricolazioni a fine luglio a quota 1.497.098 con un incremento dell’1,61%.
Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor emerge che, secondo i concessionari, i fattori che hanno maggiormente frenato la domanda in luglio sono stati la limitata capacità di spesa delle famiglie e la situazione dei costi di esercizio delle autovetture, con particolare riferimento ai rincari dei carburanti e agli elevati livelli dei premi di assicurazione. Sempre secondo i concessionari, le vendite hanno comunque trovato elementi di supporto nelle politiche di incentivazione basate su agevolazioni finanziarie e sconti, applicati peraltro su un livello medio dei prezzi in calo, come risulta anche dall’indice Istat dei prezzi delle autovetture, che in giugno ha fatto rilevare una diminuzione dell’1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Sempre dall’inchiesta congiunturale di luglio del Centro Studi Promotor emerge un quadro in moderato miglioramento rispetto a giugno per quanto riguarda l’acquisizione di ordini e le prospettive a breve termine della domanda. Permane tuttavia nelle valutazioni dei concessionari una sostanziale cautela che richiama l’attenzione sul differenziale tra l’effettivo andamento del mercato (determinato con riferimento alle vendite immediatamente destinate al consumatore finale) e l’andamento delle immatricolazioni su cui influiscono anche le politiche delle case automobilistiche per mantenere e incrementare le quote di mercato. Come è noto, in passato si è fatto fortemente ricorso ai «chilometri zero». Nel 2004 questa pratica è meno seguita, ma non è stata abbandonata ed inoltre, come il Centro Studi Promotor ha già segnalato, nel primo semestre si è notato un incremento abnorme di immatricolazioni di vetture da noleggio che dovrebbe essere continuato anche il luglio e che probabilmente è alimentato da una quota di vetture destinata, più che al noleggio, ad essere rivenduta appena possibile con forti sconti ai consumatori finali. Secondo il Centro Studi Promotor il mercato automobilistico italiano continua comunque a dimostrare una buona capacità di tenuta che dovrebbe aver trovato supporto nei mesi scorsi anche nella migliore intonazione della congiuntura economica generale che ha determinato anche un recupero, sia pure ancora modesto, del clima di fiducia dei consumatori.