Battuta d‘arresto per la produzione industriale in settembre. L’indice calcolato dall’Istat fa registrare infatti un calo dell’1,3% rispetto ad agosto, che interrompe la ripresa in atto dall’inizio del 2017. Rispetto al settembre 2016, osserva il Centro Studi Promotor, si registra tuttavia una crescita del 2,4%. La contrazione di settembre su agosto è dovuta soprattutto a un calo nella produzione di prodotti farmaceutici (-6,1%), che nel confronto con il 2016 è comunque uno dei settori più dinamici (+7,9%), a un calo meno consistente, ma significativo (-4,6%), nel settore della metallurgia, che pure è uno dei settori più dinamici nel confronto con settembre 2016 (+4%), ed inoltre ad un calo piuttosto consistente (-6,6%) nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria che aveva fatto registrare un risultato negativo anche nel confronto con settembre 2016 (-4,6%).
Il risultato di settembre potrebbe essere comunque solo un incidente di percorso. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la ripresa della produzione industriale in atto appare bene impostata e sostenuta da un andamento positivo del fatturato e degli ordinativi dell’industria ed anche dai superammortamenti e dagli iper-ammortamenti in vigore. Tra l’altro anche l’indicatore anticipatore del ciclo economico determinato dall’Istat indica una accelerazione della fase di crescita economica che ovviamente è sostenuta anche (e soprattutto) dalla produzione industriale e dal clima di fiducia di operatori e consumatori che da diversi mesi si mantiene in crescita.
Bologna, 10 novembre 2017