Nell’anno del record per le vendite di autovetture nuove anche il mercato dell’usato fa registrare un risultato positivo e supera così una crisi durata ben quattro anni. Nel 2001, secondo i dati diffusi dalla Motorizzazione Civile, i trasferimenti di proprietà di autovetture usate sono stati 3.520.941 con una crescita dell’8,6%. Il mercato delle auto usate era entrato in crisi nel 1997 in concomitanza con l’avvio degli incentivi alla rottamazione in quanto la possibilità di acquistare vetture nuove a prezzi scontatissimi aveva determinato una caduta delle quotazioni nella domanda di usato. Finiti gli incentivi alla rottamazione la politica delle case automobilistiche incentrata su sconti elevati, promozioni aggressive e offerte di “chilometri zero” fece sì che la crisi dell’usato si protraesse fino a tutto il 2000. Nello scorso anno è giunta finalmente la ripresa e secondo l’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor a fine dicembre vi sono le condizioni perché la congiuntura relativamente favorevole per il mercato dell’usato si protragga anche nel corso del 2002.
In particolare, per i prossimi tre-quattro mesi il 64% dei concessionari prevede domanda stabile mentre tra gli altri prevalgono coloro che si attendono un aumento delle vendite rispetto a coloro che ipotizzano invece una diminuzione (23% contro 13%). Nei prossimi mesi abbastanza equilibrata, ma con una certa tendenza al peggioramento, dovrebbe mantenersi anche la situazione delle giacenze presso gli operatori che è un aspetto di particolare rilevanza per l’economicità della gestione delle concessionarie. I livelli dell’immobilizzo in auto usate dovrebbero infatti mantenersi stabili per il 55% degli interpellati, in diminuzione per il 15% e in aumento per il 30%. Anche le attese per la tenuta delle quotazioni non sono particolarmente negative mentre soddisfacenti sono le valutazioni dei concessionari per la remuneratività del business delle auto usate che è ritenuta normale o alta dal 62% degli interpellati, contro il 44% di valutazioni non negative espresse per le auto nuove.
Dall’ultima rilevazione congiunturale del Centro Studi Promotor emerge lo stretto legame tra il mercato delle auto nuove e il mercato delle auto usate, in particolare in quanto i concessionari sono praticamente obbligati a ritirare un certo numero di auto usate per poter vendere vetture nuove. Nel dicembre scorso per ogni cento vetture nuove vendute i concessionari hanno infatti ritirato sessanta vetture usate. Inoltre per ogni cento vetture usate vendute hanno ritirato ventisei vetture ancora più usate.
L’inchiesta del Centro Studi Promotor fornisce anche informazioni sulla destinazione dell’usato ritirato dai concessionari. In particolare su cento auto ritirate cinquantotto vengono vendute al pubblico, ventuno vengono cedute ai rivenditori e altre ventuno vengono avviate alla rottamazione. Sulla base delle valutazioni espresse dai concessionari nel quadro della rilevazione congiunturale di dicembre, il Centro Studi Promotor ha elaborato per le diverse categorie di auto usate un indice di difficoltà di vendita che varia da 1 (difficoltà minima) a 10 (difficoltà massima). I valori dell’indice sono riportati nella tabella e sono di particolare interesse non solo per gli operatori ma anche per il pubblico in quanto la maggiore o minore difficoltà di vendere una vettura usata ha riflessi sulla sua valutazione e di conseguenza gli indici della tabella possono fornire indicazioni utili sul tipo di auto nuova da acquistare o sul momento più opportuno per vendere un usato.
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