Con il tasso attuale di crescita ritorno ai livelli ante-crisi nel 2025
Secondo la stima preliminare dell’Istat diffusa oggi il prodotto interno lordo nel primo trimestre del 2017 è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del primo trimestre del 2016. Come mostra il grafico, l’indice Istat relativo al primo trimestre scorso è ancora inferiore di ben il 7,2% rispetto al massimo ante-crisi registrato nel primo trimestre del 2008. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è questo il segnale più negativo che emerge nei dati di oggi, soprattutto se si considera che il calo dovuto alla crisi iniziata nel 2008 è stato superato già nel 2011 da Stati Uniti, Francia e Germania, nel 2013 da Regno Unito e Giappone e con ogni probabilità nel 2017 verrà superato anche dalla Spagna. Procedendo con i tassi di crescita attuali il ritorno del Pil italiano ai livelli ante-crisi non avverrà invece prima del 2025. E a ciò si aggiunge che il Pil dell’intero 2016 si era attestato sui livelli del 2001.
Tornando al dato del primo trimestre scorso va segnalato che il modesto incremento ottenuto è dovuto anche a due giornate lavorative in più e che gli altri maggiori paesi europei hanno avuto incrementi superiori a quelli dell’Italia. In particolare in Germania l’incremento sul trimestre precedente è stato dello 0,6%, mentre in Francia e Regno Unito la crescita è dello 0,3%.