Doccia gelata sulle speranze di accelerazione della ripresa economica in Italia
Doccia gelata sulle speranze di accelerazione della ripresa dell’economia italiana. Secondo la stima diffusa oggi dall’Istat, nel terzo trimestre 2018 il Pil fa registrare una crescita zero rispetto al secondo trimestre 2018, mentre il tasso di crescita tendenziale, cioè rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, scende dall’1,2% del secondo trimestre allo 0,8%. L’attuale fase di crescita, iniziata a cavallo tra il 2014 e il 2015, aveva già mostrato segnali di decelerazione e nel trimestre luglio-settembre 2018 si è arrestata.
Incide pesantemente sul risultato diffuso oggi la frenata della produzione industriale che è un aggregato di grande importanza per un Paese, come l’Italia, che dispone del secondo apparato manifatturiero d’Europa. La produzione industriale italiana, che nella crisi iniziata a cavallo tra il 2007 e il 2008 aveva fatto registrare un calo massimo del 26,2%, era in lentissima risalita dal 2015. Con la stagnazione del 2018 rispetto ai livelli ante-crisi vi è ancora un gap del 18,5%, mentre per il Pil il calo da recuperare è ancora del 4,9%.
L’arresto della crescita nel terzo trimestre 2018 è decisamente preoccupante soprattutto se si considera che il quadro internazionale è caratterizzato da tassi di crescita elevati. D’altra parte, sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la battuta d’arresto del terzo trimestre era attesa e scontata considerato che anche l’indicatore anticipatore del ciclo economico elaborato dall’Istat è sistematicamente in calo dalla fine del 2017.