PARTENZA LENTA PER IL MERCATO AUTOMOBILISTICO EUROPEO

Partenza lenta nel 2007 per il mercato automobilistico europeo. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea in gennaio le immatricolazioni sono state 1.285.104 con una crescita dell’1,1% sul gennaio dello scorso anno. A ben guardare il quadro è migliore rispetto a quanto appare dal dato complessivo. Sul risultato di gennaio influisce infatti un elemento contingente: il calo del 10,5% del maggior mercato nazionale europeo, quello tedesco. Questa contrazione era tuttavia attesa ed è dovuta al forte anticipo di domanda e di immatricolazioni che si è verificato in Germania in novembre e in dicembre per evitare l’aumento dell’Iva scattato dal 1 gennaio 2007. L’effetto negativo sull’anno in corso appare però inferiore al previsto e dovrebbe comunque esaurirsi nel primo trimestre.

Senza il calo tedesco, il mercato europeo avrebbe conseguito in gennaio una crescita del 3,5% indubbiamente significativa dopo la situazione di stagnazione verificatasi nel 2006. Nel gennaio scorso hanno chiuso positivamente il bilancio delle immatricolazioni i quattro paesi che insieme alla Germania compongono il gruppo dei maggiori mercati europei. Il mercato del Regno Unito è cresciuto del 5,2% dopo una contrazione del 3,9% nel 2006. Il mercato francese ha messo a segno un incremento dell’1,8% (-3,3% nel 2006 ). Il mercato spagnolo è cresciuto del 2,7% (-2,0% nel 2006) ed anche il mercato italiano ha conseguito un risultato interessante portando le immatricolazioni a quota 248.077 con una crescita del 3,5%.

Questo livello fa conquistare in gennaio all’Italia la prima posizione tra i mercati nazionali europei, ma si tratta di un effetto transitorio in quanto determinato dalla stagionalità delle vendite che vede nel nostro Paese un picco in gennaio. Il primato verrà dunque perduto nei prossimi mesi, ma l’Italia dovrebbe comunque mantenere il secondo posto (che nel 2006 era andato al Regno Unito) in quanto a partire da febbraio le immatricolazioni sul nostro mercato dovrebbero cominciare a crescere con tassi a due cifre per effetto degli incentivi alla rottamazione.

Buoni risultati in gennaio hanno fatto registrare anche i mercati dei paesi nuovi membri dell’Unione europea per i quali sono disponibili dati statistici (mancano Cipro, Malta, Bulgaria e Romania). In questa area di otto mercati nazionali le immatricolazioni sono cresciute del 16,6%, con un forte incremento in Polonia (+21,6%) e un’impennata nei paesi baltici. Nel complesso gli otto paesi dell’area hanno fatto registrare in gennaio 60.127 immatricolazioni, pari soltanto al 4,7% del totale europeo. Si tratta però di un dato che riflette soltanto parzialmente la dinamica del processo di motorizzazione in atto in questi paesi in quanto una quota importante della domanda dell’area viene soddisfatta con usato proveniente da altri stati dell’Unione.

Secondo il Centro Studi Promotor, il dato di gennaio conforta la previsione moderatamente positiva che il Centro Studi ha formulato per il mercato europeo per il 2007. Sul risultato complessivo dovrebbero influire il quadro economico favorevole, l’attenuazione delle tensioni dei prezzi sui carburanti ed, in misura non trascurabile, anche gli incentivi alla rottamazione in Italia. Inoltre, al di là della presenza di incentivi dello Stato, in tutti i mercati avanzati d’Europa sono forti, sopratutto in questo periodo, le spinte alla sostituzione anticipata delle autovetture per acquistare nuovi modelli meno inquinanti. Questo orientamento è, tra l’altro, favorito dalle case automobilistiche con particolari iniziative promozionali nella maggior parte dei mercati nazionali.