In calo del 20,7% le immatricolazioni di autovetture in gennaio
Inizia in profondo rosso il 2011 dell’auto. In gennaio sono state immatricolate 164.356 autovetture con un calo del 20,7% rispetto allo stesso mese del 2010 quando si poteva ancora beneficiare degli incentivi del 2009. Il dato di gennaio è lievemente meno negativo rispetto a quello dell’ultimo trimestre 2010 (-24,07%). Sul risultato del mese scorso ha probabilmente influito in negativo anche un mutamento di politica commerciale di alcune case che hanno annunciato di non voler più fare chilometri zero. Senza questa situazione il risultato di gennaio avrebbe potuto essere lievemente migliore, ma comunque sempre fortemente negativo.
Sulla gravità della situazione convengono anche i concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor GL events nel quadro dell’inchiesta congiunturale mensile sul mercato dell’auto, anche se va detto che, rispetto a dicembre, il quadro di gennaio sembra essere meno negativo. In particolare il 67% dei concessionari dichiara bassa l’affluenza di visitatori nelle show room (75% in dicembre), il 72% dichiara bassi i livelli di acquisizione di ordini (77% in dicembre) e il 42% si attende diminuzione delle vendite a tre-quattro mesi (48% in dicembre).
Se si considera l’andamento delle immatricolazioni negli ultimi 12 mesi (da febbraio 2010 a gennaio 2011) si ottiene un volume complessivo di 1.907.516 autovetture, che è inferiore del 2,2% a quello realizzato nel 2010. Se poi si sommano le immatricolazioni dalla fine degli effetti degli incentivi ad oggi (cioè dall’aprile 2010 al gennaio scorso) e, tenendo conto della stagionalità, si proietta il risultato nell’arco temporale di 12 mesi, si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.798.413. Si tratta di scenari certo non esaltanti, tanto più che la situazione politica e quella economica non sembrano consentire, quanto meno nel breve termine, nuovi interventi a sostegno della domanda di auto. Il 2011 è fortemente penalizzato dai livelli di produzione e di reddito a cui è caduto il sistema italiano con la grande crisi, che ha portato il Pil a perdere dal 2° trimestre 2008 al 2° trimestre 2009 6,4 punti percentuali di cui, secondo gli ultimi dati (terzo trimestre 2010), ne sono stati recuperati solo 1,4. Il calo è stato dunque severo e la ripresa è lenta, molto più lenta che nel resto del mondo. E’ però indubbio che in questa situazione molto difficile non mancano elementi positivi. Questi elementi influenzeranno anche il mercato dell’auto che a fine 2011 dovrebbe far registrare livelli di immatricolazioni più alti delle cifre più sopra indicate. Questi elementi sono così sintetizzabili. Il recupero dell’economia procede molto lentamente, ma procede. Secondo l’ultima previsione del F.M.I. nel 2011 la crescita del Pil dovrebbe essere dell’1%. E’ molto poco, ma comunque è crescita.
Per quanto riguarda più specificamente l’auto, la domanda in Italia dovrebbe essere stimolata dalle molte novità recentemente presentate, da una contenuta ripresa degli acquisti di autovetture da parte delle aziende ed anche da un aumento della domanda di sostituzione. Come si è visto, una prima sia pur lievissima situazione di minor negatività si è già vista in gennaio. Quanto possano valere in termini di maggiori vendite questi elementi positivi nell’intero 2011 è però difficile dire. Le stime si collocano in una forchetta compresa tra 1.850.000 è 1.950.000 e quindi su volumi ancora molto lontani da quelli degli anni d’oro che il Paese ha conosciuto non molto tempo fa.