Ancora un segnale negativo sulla congiuntura economica italiana
Sono ancora in calo in giugno i consumi di benzina e gasolio auto. Secondo i dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico, vi è stato infatti un calo sullo stesso mese del 2013 del 3%, mentre il consuntivo dei primo semestre chiude con un calo del 2,2% dopo cali del 3,3% nel 2013 e del 10,5% nel 2012. Secondo il Centro Studi Promotor, i dati sui consumi di carburanti auto sono una ulteriore indicazione, se ve ne fosse bisogno, del fatto che, non solo la ripresa dell’economia italiana tarda a delinearsi, ma anche che sono ancora in atto andamenti fortemente negativi. Un recupero dell’attività economica non può infatti prescindere da una ripresa del traffico di merci e persone e conseguentemente dei consumi di benzina e gasolio.
Sul calo dei consumi di carburante influisce d’altra parte, oltre al negativo andamento dell’economia, anche la dinamica dei prezzi, che, per quanto riguarda i carburanti, dopo un periodo di pausa, in giugno sono tornati ad aumentare. E ciò come succede in tutte le estati, in vista di un aumento stagionale del traffico. In particolare, secondo le elaborazioni del Centro Studi Promotor, il prezzo medio ponderato della benzina, dopo un calo nei primi cinque mesi del 2014 dell’1,99% sullo stesso periodo dello scorso anno, ha fatto registrare in giugno una crescita dello 0,75%, mentre per il gasolio a un calo dell’1,98% nei primi cinque mesi 2014, è seguito un incremento dello 0,43% in giugno.
I prezzi nuovamente in crescita di benzina e gasolio auto hanno fatto si che in giugno il calo della spesa alla pompa (-2,5%) sia stato leggermente inferiore della contrazione dei consumi (-3%). In calo, in giugno, sono anche i due aggregati che costituiscono la spesa: la componente industriale (cioè la quota che va ad industria petrolifera e distributori) che ha accusato una diminuzione di 89 milioni e il gettito fiscale che è diminuito di 43 milioni. L’aumento dei prezzi di giugno non è quindi servito neppure a migliorare i proventi per l’Erario delle vendite di benzina e gasolio. Questi proventi nel consuntivo dei primi sei mesi accusano infatti una contrazione di 227 milioni, mentre la componente industriale è calata di 942 milioni e la spesa complessiva è calata di 1,169 miliardi, scendendo da 31,114 miliardi del gennaio-giugno 2013 a 29,945 miliardi del gennaio-giugno scorso.
“Come i dati che abbiamo illustrato dimostrano – ha dichiarato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor – l’andamento dei consumi di carburante penalizza anche l’Erario e ciò nonostante che il carico fiscale su benzina e gasolio per autotrazione sia superiore alla media europea di 23,7 centesimi per la benzina e di 24,2 centesimi per il gasolio. D’altra parte, il livello estremamente elevato della tassazione italiana sui carburanti auto è una causa importante della caduta dei loro consumi.”
Bologna, 19 luglio 2014