NOVEMBRE POSITIVO PER IL MERCATO AUTO

Nonostante la crisi dei consumi

In novembre sono state immatricolate 171.700 autovetture con un incremento dello 0,92% su novembre 2003. E’ un risultato abbastanza positivo, soprattutto se si tiene conto della difficile situazione della domanda di beni di consumo durevoli e non durevoli. Il consuntivo dei primi undici mesi chiude comunque con 2.106.991 immatricolazioni e quindi con un incremento dello 0,12% rispetto allo stesso periodo del 2003. E’ facile prevedere che i dati di dicembre non muteranno il quadro e che quindi l’intero 2004 archivierà un consuntivo di circa 2.250.000 immatricolazioni, cioè più o meno lo stesso livello registrato nel 2003 (2.251.000). Il risultato moderatamente positivo di novembre non muta la situazione del mercato automobilistico italiano nel 2004 che, dopo un primo semestre in moderata crescita (+3,05%), ha avuto un andamento sostanzialmente riflessivo nella seconda metà dell’anno. Il mercato si trova dunque in una situazione di stallo.

Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor emerge un quadro lievemente migliore rispetto a quello di fine ottobre, ma comunque non particolarmente positivo. Il 56% dei concessionari dichiara un basso livello di acquisizioni di ordini in novembre, il 38% indica la raccolta su livelli normali e il 6% su livelli alti. In recupero rispetto ad ottobre è anche il quadro delle attese per l’evoluzione delle vendite a tre-quattro mesi: per il 64% dei concessionari la domanda si manterrà stabile, per il 15% aumenterà e per il 21% potrà invece diminuire. Il miglioramento di molti giudizi in novembre rispetto ad ottobre determina un moderato incremento dell’indicatore del clima di fiducia degli operatori determinato dal Centro Studi Promotor. In novembre torna invece a calare, dopo cinque mesi di recupero, l’indicatore del clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae. Sul calo influiscono soprattutto le valutazioni sul quadro economico generale del Paese. Ed è proprio la considerazione della debolezza della congiuntura economica generale, ed in particolare l’aggravarsi della crisi dei consumi, che determina preoccupazione per la possibile evoluzione del mercato automobilistico nel corso del 2005.

Finora il mercato dell’auto ha tenuto nonostante la debolezza della domanda di beni di consumo per effetto del forte impegno delle case nel contenere i prezzi e sul piano delle promozioni. L’incremento dei costi di produzione delle auto e l’impossibilità, nella attuale situazione di mercato, di recuperare i maggiori oneri sui prezzi al pubblico potrebbe ridurre in misura apprezzabile le disponibilità delle case di risorse per incentivare la domanda. Anche le vendite di auto potrebbero cominciare così a risentire della crisi dei consumi.Tra l’altro, dalla inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor di novembre emerge che il maggior elemento di preoccupazione degli operatori è costituito dalla situazione economica delle famiglie (25% di indicazioni).