Sulla spinta degli incentivi e dei primi segnali di ripresa dell’economia
In novembre sono state immatricolate in Europa Occidentale 1.116.845 autovetture con una crescita del 30,6% rispetto allo stesso mese del 2008. Questo ottimo risultato è dovuto anche al confronto con un novembre 2008 particolarmente depresso, ma il dato è comunque molto positivo se si considera che il 2009 era iniziato con cali del 27% in gennaio e del 17% in febbraio. Il merito della ripresa, che si è delineata a partire da giugno, è certamente dovuto agli incentivi statali alla domanda varati nei principali mercati nazionali. Non si può tuttavia escludere che vi sia anche un primo effetto del miglioramento del quadro congiunturale che si è delineato in Europa Occidentale (e nel mondo) nel terzo e nel quarto trimestre dell’anno. Grazie al recupero, di cui si è detto, il consuntivo dei primi 11 mesi del 2009 chiude, per l’Europa Occidentale, con un calo dello 0,7%. Secondo il Centro Studi Promotor, l’intonazione fortemente positiva della domanda sta proseguendo anche in dicembre e questo fatto dovrebbe permettere all’Europa Occidentale di colmare il calo dei primi 11 mesi e di chiudere l’anno con un volume di immatricolazioni superiore a quello che si registrò nell’intero 2008 (13.558.377 unità).
Le previsioni per il 2010 sono legate essenzialmente al rinnovo degli incentivi in quanto si può escludere che l’eventuale prosecuzione della ripresa dell’economia sia tanto forte da fornire alla domanda di auto un supporto tale da mantenere le vendite sui livelli del 2009. In mancanza di incentivi si prevede, quindi, che il mercato europeo possa accusare,nel prossimo anno, una contrazione dell’ordine del 20%. Com’è noto, il problema degli incentivi è in discussione anche in Italia. Il Ministro Scajola si è infatti impegnato a presentare all’inizio di gennaio un decreto con nuovi incentivi all’auto, ipotizzando però bonus ridotti. Secondo il Centro Studi Promotor, il rinnovo degli incentivi è sicuramente opportuno, ma i bonus, per sostenere efficacemente la domanda, in attesa che dal 2011 il mercato riceva una spinta fisiologica dalla ripresa dell’economia, dovranno essere almeno pari a quelli del 2009, altrimenti vi è il rischio che l’erogazione di incentivi non generi domanda aggiuntiva, ma favorisca soltanto chi avrebbe comunque cambiato l’automobile con spreco di denaro pubblico.
Tornando ai dati del novembre scorso, particolarmente significative sono nel mese le crescite nei Paesi in cui sono in vigore incentivi ed in particolare quelle del 57,6% nel Regno Unito, del 48,3% in Francia, del 37,3% in Spagna, del 31,2% in Italia e del 29,1% in Austria. E da segnalare è anche l’incremento del 19,7% nel maggior mercato del continente, la Germania, in cui gli incentivi sono finiti all’inizio di settembre, ma grazie al consistente portafoglio ordini accumulato, le immatricolazioni sono ancora in crescita. Decisamente diverso rispetto a quello dell’Europa Occidentale è l’andamento nei Paesi nuovi membri dell’Unione Europea. L’area complessivamente considerata accusa un calo del 16,7% in novembre e del 27,4% nei primi 11 mesi. Va, tuttavia, sottolineato che in questi mercati la crisi economica, mentre da un lato penalizza fortemente gli acquisti di nuove autovetture, dall’altro sta sostenendo la domanda di auto usate provenienti soprattutto dai mercati dell’Europa Occidentale.