NEL PRIMO SEMESTRE 662 MILIONI IN MENO AL FISCO DAI CARBURANTI AUTO

 In calo consumi (-5,2%), spesa (-7,1%), gettito (-3,7%) e componente industriale (11,1%)

 La tassazione abnorme che grava sui carburanti per autotrazione e la crisi dell’economia hanno determinato un effetto fortemente negativo per le casse dello Stato. Nel primo semestre del 2013 il gettito fiscale derivante dalle vendite di benzina e gasolio auto è sceso a 17,349 miliardi dai 18,012 miliardi del primo semestre 2012. Il calo è di 662 milioni ed è imputabile in larga misura all’effetto Laffer, cioè ad una tassazione specifica troppo elevata che ha fortemente penalizzato i consumi. L’effetto Laffer sui carburanti si era già verificato in dicembre 2012, ma si è pienamente manifestato nel 2013 ed è ipotizzabile che a fine anno il calo di gettito che ne deriverà sia largamente superiore al miliardo di euro.

La stima è del Centro Studi Promotor ed è stata condotta sulla banca dati dello stesso Centro Studi sui consumi, i prezzi, la tassazione e la spesa per i carburanti auto. Da questa fonte risulta che nel primo semestre 2013 i consumi complessivi dei due carburanti sono calati del 5,2%, mentre la spesa del pubblico alla pompa è scesa dai 33,478 miliardi del gennaio-giugno 2012 ai 31,095 miliardi nel gennaio-giugno scorso con una contrazione del 7,1% cioè di 2,383 miliardi. Il calo della spesa è andato, come si è detto, a danno dell’Erario, ma anche, e soprattutto, a danno della componente industriale, cioè della quota della spesa alla pompa che va all’industria  petrolifera e ai distributori, quota che è scesa di ben 1,7 miliardi.

 

Bologna, 18 luglio 2013

 

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