Dopo i discreti segnali di ripresa di settembre e ottobre
Modesto segnale positivo in novembre dal mercato europeo dell’auto. Nella UE le immatricolazioni, che in settembre e ottobre avevano manifestato apprezzabili segnali di ripresa, in novembre crescono soltanto dell’1,2%. Da un’elaborazione del Centro Studi Promotor emerge che il risultato di novembre deriva da una crescita di una certa consistenza nei paesi della UE che non hanno adottato l’euro (+4,7%), mentre nella zona euro, dopo il tentativo di ripresa di ottobre, in novembre il mercato non cresce (-0,1%).
E’ del tutto evidente, sostiene il Centro Studi Promotor, che i problemi del mercato dell’auto nell’Eurozona e nella UE (di cui l’Eurozona e un’area molto importante) sono strettamente legati alla politica economica di rigore senza crescita che sta caratterizzando la zona euro con il sempre più concreto pericolo di deflazione.
Anche l’analisi dei dati dei cinque principali mercati della UE conferma che i problemi per l’auto (e per l’economia) riguardano soltanto la zona euro. Il mercato più importante del continente (e naturalmente dell’Eurozona), quello tedesco, dopo un accenno di recupero in ottobre (+2,3%), in novembre torna in calo (-2%). Pure il mercato francese, dopo i rimbalzi di settembre (+3,4%) e ottobre (+2,6%), in novembre vira in rosso (-4%). Positivo è invece il mercato spagnolo (+15,1%) sostenuto da un robusto piano di incentivi la cui spinta si sta però affievolendo. Il risultato peggiore si registra comunque in Italia. Nel nostro paese, dopo una serie lunghissima di risultati negativi, in novembre le immatricolazioni sono ancora in calo (-4,5%). Buono è invece il risultato del Regno Unito che, come è noto, è il principale paese della UE che non ha adottato l’euro e che in novembre cresce del 7%.
I dati diffusi oggi dall’Acea si riferiscono anche ai tre paesi dell’EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera) che complessivamente in novembre accusano un calo del 5,5%.
Bologna, 17 dicembre 2013