MERCATO AUTO: LA MEDICINA INCENTIVI COMINCIA A FUNZIONARE

In luglio sono state immatricolate 202.400 autovetture con un calo del 6,37% rispetto allo stesso mese del 2001. La contrazione è decisamente inferiore a quella di giugno (-17,2%) e a quella media del primo semestre (-13,4%). Gli incentivi dello Stato cominciano dunque a produrre i loro effetti, anche se i tempi tecnici per l’attivazione del meccanismo non hanno ancora consentito una crescita delle immatricolazioni. D’altra parte, gli incentivi sono in vigore dall’8 luglio e la circolare applicativa è stata emanata soltanto il 22 luglio. Occorre poi ricordare che anche con gli incentivi alla rottamazione del 1997 la partenza fu lenta. Il provvedimento governativo venne adottato a fine 1996 e in gennaio 1997 si registrò un incremento delle immatricolazioni limitato al 4,38%, mentre in febbraio vi fu una crescita del 21,45%. Questa volta occorrerà probabilmente attendere settembre per avere un impatto significativo sulle vendite, dato che agosto è un mese tradizionalmente “magro” per il mercato dell’auto.

Giudizi positivi sugli incentivi governativi e sulle iniziative di ben dieci case che hanno rilanciato, raddoppiando o triplicando con sconti ed altre agevolazioni il valore dell’incentivo, vengono dai concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor. Innanzitutto il clima di fiducia degli operatori, in caduta da gennaio, fa registrare in luglio una crescita di quasi tredici punti. I concessionari segnalano poi un aumento della affluenza di potenziali interessati nei saloni di vendita, che è stata normale o alta per il 51% degli interpellati, mentre in giugno il valore corrispondente era stato soltanto dell’11%. Migliorano inoltre decisamente i livelli di acquisizione degli ordini. In giugno erano bassi per l’84% dei concessionari. In luglio la percentuale corrispondente si riduce al 57%. Per quanto riguarda infine le attese per le vendite nei prossimi mesi, il 72% si attende livelli normali o alti contro il 44% di giugno.

Nel valutare questi dati occorre considerare che gli incentivi non riguardano tutte le auto, ma soltanto quelle fino a 85 kw e che non è proponibile il confronto con il 1997 perché allora il mercato usciva da tre anni di vendite sui minimi, mentre ora abbiamo alle spalle ben cinque anni di immatricolazioni sui massimi, inoltre nel 1997 le agevolazioni interessavano tutta la gamma delle auto offerte, il contributo dello Stato era più elevato e veniva erogato subito integralmente. Negli incentivi attuali vi è però un elemento nuovo che non vi era nel 1997: gli incentivi anche per chi passa da un usato non catalizzato a un usato catalizzato. Questa opportunità dovrebbe consentire di attenuare o annullare l’impatto negativo per il mercato dell’usato degli incentivi sul nuovo. Nel 1997 infatti la concorrenza del nuovo superscontato determinò un vero e proprio crollo della domanda e delle quotazioni delle auto usate. Questo pericolo sembra per il momento scongiurato, anzi in luglio i concessionari che si attendono per i prossimi tre-quattro mesi vendite di auto usate su livelli normali o alti sono l’82% contro il 78% di giugno.