Fiat in notevole recupero
Secondo i dati resi noti oggi, in luglio sono state immatricolate 220.600 autovetture con un incremento del 7,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il dato è particolarmente positivo ed inoltre va segnalato che in sensibile recupero è la quota del gruppo Fiat, che passa dal 27% di giugno al 28,7% di luglio. Il dato del mese scorso per l’intero mercato giunge inatteso. Si riteneva che con la fine degli incentivi alla rottamazione, il 31 marzo scorso, il mercato automobilistico sarebbe entrato in una fase fortemente negativa, anche in relazione all’evoluzione non particolarmente favorevole della congiuntura economica generale. In realtà, finiti gli incentivi, il mercato italiano ha accusato una contrazione del 5,8% in aprile, un calo molto più consistente in maggio (-13,5%), ma in giugno le immatricolazioni si sono collocate sostanzialmente sullo stesso livello dell’anno precedente e in luglio si registra, come si è detto, una crescita che sfiora l’8%.
Sia per giugno che per luglio il confronto si fa con mesi dello scorso anno in cui le vendite erano fortemente depresse, in giugno, per l’attesa degli incentivi e, in luglio, per il necessario rodaggio del meccanismo delle agevolazioni, dato che il provvedimento governativo venne adottato soltanto l’8 luglio 2002. Sui risultati degli ultimi due mesi ha inoltre influito in misura rilevante il ricorso alla pratica dei «chilometri zero». Questi elementi non sembrano però sufficienti a spiegare per intero la sostanziale tenuta del mercato in giugno e la forte crescita in luglio, tanto più che anche dalle inchieste congiunturali mensili del Centro Studi Promotor, condotte su campioni rappresentativi di concessionari, vengono indicazioni in larga misura negative, ma in progressivo miglioramento. In luglio il 70% dei concessionari dichiara un basso livello di acquisizione di ordini, ma in aprile la percentuale corrispondente era pari all’86% e si era ridotta poi all’82% in maggio e al 76% in giugno. Andamento analogo hanno anche i giudizi sull’affluenza di visitatori nelle show room che, pur restando ampiamente in territorio negativo, mettono in luce una certa tendenza al recupero. In aprile dichiarava infatti bassi livelli di affluenza il 91% dei concessionari, in maggio l’87%, in giugno l’84% e in luglio il 74%.
Anche per quanto riguarda le previsioni a tre-quattro mesi sulle consegne si manifesta un graduale miglioramento delle attese dei concessionari tanto che in luglio la maggioranza degli interpellati (57%), che fino a giugno si attendeva vendite in calo, ipotizza domanda stazionaria o in recupero. A questi aspetti si aggiunge anche il fatto che il clima di fiducia degli operatori determinato dal Centro Studi Promotor, dopo un brusco calo da gennaio a maggio, in giugno recupera tre punti e in luglio ne recupera altri due. La conclusione che si può trarre analizzando i dati statistici sulle immatricolazioni e le serie storiche dei risultati delle ultime inchieste congiunturali del Centro Studi Promotor è che il mercato delle autovetture abbia ormai assorbito lo shock legato alla fine degli incentivi e stia dimostrando una certa capacità di tenuta e forse di ripresa. Se le nuove auto che verranno lanciate in autunno riusciranno effettivamente a ridare tono alla domanda potrebbe essere necessario rivedere verso l’alto le previsioni già elaborate per il 2003.