Immatricolazioni -10,9% in luglio contro -19,5% in giugno e -17,6 in maggio
In luglio sono stati immatricolate in Italia 190.889 autovetture con un calo del 10,9% rispetto allo stesso mese del 2007. Questa contrazione, pur rilevante, è significativamente inferiore a quelle registrate in maggio (-17,6%) e giugno (-19,5%) ed è anche inferiore alle previsioni fatte per il mese di luglio. Il segnale che viene dal mercato dell’auto resta comunque sempre negativo, ma si può ipotizzare che l’eccesso di pessimismo di maggio e giugno sia in via di superamento.
Indicazioni in questo senso vengono anche dall’inchiesta congiunturale mensile sul mercato dell’auto condotta dal Centro Studi Promotor a fine luglio. Il quadro complessivo delle valutazioni dei concessionari rimane preoccupante, ma rispetto a giugno per la maggior parte degli aspetti considerati si nota una lieve attenuazione delle valutazioni negative. Questa situazione trova riscontro nell’indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore automobilistico determinato dal Centro Studi Promotor. L’indice, dopo aver toccato nel giugno scorso il minimo storico a quota 16,8, risale in luglio a 20,6 e si porta a ridosso del valore di maggio (20,8). Influiscono sull’indicatore valutazioni lievemente meno negative (ma pur sempre fortemente negative) sulla raccolta di ordini, giudicata bassa in luglio dall’89% dei concessionari contro il 93% di giugno, e sull’affluenza di visitatori nelle show room, giudicata bassa dal 90% contro il 95% di giugno. A ciò si aggiunge anche un minore pessimismo per le previsioni.
Questi deboli segnali non autorizzano tuttavia in alcun modo a ipotizzare che si stia delineando una inversione di tendenza per le vendite di autovetture. Il mercato dell’auto, come la maggior parte dei mercati, ha andamento ciclico e, dopo undici anni di immatricolazioni su livelli molto elevati, nel 2008 è iniziata una fase riflessiva che non si esaurirà nel breve periodo, ma che non ha carattere eccezionale e certamente verrà superata a tempo debito in quanto all’automobile non vi sono alternative. Per quanto riguarda, in particolare, il momento attuale il Centro Studi Promotor segnala che sulla propensione all’acquisto di auto stanno influendo negativamente diversi elementi, tra cui, in primo luogo, il quadro economico. In luglio praticamente tutti gli indicatori di fiducia dell’Isae hanno subito una brusca contrazione. E’ così per l’indice relativo alle imprese manifatturiere, per quello delle imprese del commercio e per quello dei consumatori. Per quanto riguarda, poi, l’evoluzione congiunturale, la Banca d’Italia ha previsto che il Pil, dopo l’incremento dello 0,5% nel primo trimestre, non aumenterà nel secondo trimestre e si manterrà successivamente in una situazione di sostanziale stagnazione per tutto il 2008 e il 2009. Per quanto concerne i fattori che più direttamente influiscono sul comportamento degli automobilisti qualche segnale di minor negatività potrebbe venire dai prezzi dei carburanti, anche se agli ultimi cali del costo del greggio non ha ancora fatto seguito una adeguata discesa dei prezzi alla pompa.