Continua lento pede la ripresa del mercato automobilistico italiano sospinta dai nuovi incentivi alla rottamazione varati dal Governo all’inizio di luglio. In agosto sono state immatricolate 101.300 autovetture con un calo rispetto allo stesso mese del 2001 contenuto nel 5,62% e quindi inferiore alla contrazione di luglio (-6,37%) e soprattutto a quella di giugno (-17,21%). Dalla inchiesta congiunturale di agosto condotta dal Centro Studi Promotor sui concessionari scaturiscono inoltre indicazioni positive che confermano e rafforzano quanto già emerso in luglio.
Innanzitutto è in forte aumento l’affluenza di visitatori delle show room. In giugno soltanto l’11% dei concessionari segnalavano livelli normali o alti di visite di potenziali acquirenti. In luglio la percentuale corrispondente sale al 51% e in agosto al 53%. Migliorano poi sensibilmente i giudizi dei concessionari anche sulla acquisizione di ordini. In giugno segnalava livelli di raccolta alti o normali il 16% degli operatori, in luglio la percentuale sale al 43% e in agosto al 52%. Anche le attese sull’andamento delle vendite nei tre-quattro mesi successivi alla rilevazione sono in miglioramento. I non pessimisti, che erano il 44% in giugno, salgono al 72% in luglio e al 73% in agosto. Infine l’indicatore del clima di fiducia dei concessionari determinato dal Centro Studi Promotor, dopo aver fatto registrare un balzo di quasi tredici punti in luglio, in agosto aumenta ancora di un punto e mezzo.
Sempre secondo le rilevazioni del Centro Studi Promotor, in luglio la percentuale di ordini con incentivi sul totale degli ordini è stata pari al 26% ed in agosto sale al 35%. Il meccanismo delle agevolazioni sta quindi andando a regime e comincia a produrre effetti che si dovrebbero avvertire interamente nel prossimo mese di settembre. L’efficacia del provvedimento governativo è comunque molto più forte nel Sud e in campagna piuttosto che in città, cioè nelle aree in cui vi è la maggiore presenza di auto non catalizzate i cui proprietari possono beneficiare degli incentivi. Molto meno avvertito è invece l’impatto degli incentivi nel Nord e nelle città.
I segnali che provengono dal mercato dell’auto sono positivi, anche se per valutare appieno gli effetti degli incentivi occorre attendere i risultati di settembre e in ogni caso non va sottovalutato il fatto che il quadro economico internazionale ed italiano alla ripresa autunnale dell’attività appare notevolmente deteriorato rispetto alla situazione del periodo immediatamente precedente l’adozione degli incentivi. Tra l’altro nel nostro Paese il clima di fiducia dei consumatori è in calo da marzo e in agosto ha fatto registrare una ulteriore contrazione. Inoltre, sottolinea il Centro Studi Promotor, negli ultimi tempi accanto agli incentivi si sta avvertendo fortemente l’effetto di fattori disincentivanti come il permanere dei prezzi della benzina su livelli elevati e le nuove minacce di ulteriori aumenti dei già elevatissimi premi di assicurazione.