Nuove norme operative a partire dal 1° gennaio. Aumenta il fringe benefit. I lavoratori dipendenti con auto aziendale si vedranno triplicare le tasse.
Arriva una stretta fiscale sulle auto aziendali in “fringe benefit” (cioè sulle autovetture fornite ai dipendenti in uso promiscuo, quindi sia per lavoro che per il tempo libero). Secondo quanto previsto nella bozza del disegno di legge di bilancio per il 2020, verranno infatti più che triplicate le tasse relative all’utilizzo delle auto aziendali concesse come benefit. Un benefit per il dipendente che finora veniva tassato per il 30% del valore dell’auto (calcolato sulla base di una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri annui e ai costi chilometrici delle tabelle ACI). Ora, con la nuova norma che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, la quota tassabile di questo benefit salirà al 100%.
Più nel dettaglio, lo sconto al 30% del valore dell’auto rimarrà solo per i veicoli in uso “ad agenti e rappresentanti di commercio”. Tutti gli altri mezzi in fringe benefit saranno calcolati invece per il loro pieno valore (100%). È lecito ritenere che questo aumento della tassazione inciderà su tutto il settore dell’auto (le vetture aziendali costituiscono oltre il 20% delle nuove immatricolazioni) e peserà anche sui noleggi a lungo termine.
Come riportato sull’edizione odierna del Sole 24 Ore, “le conseguenze che si sentirebbero già da gennaio 2020 sono pesanti: su un’auto media, si passerebbe da un prelievo di circa 600 euro a quasi 2.000 euro. Analogo sarebbe l’aumento della trattenuta per i lavoratori che invece rimborsano l’uso privato. Il tutto per la preoccupazione degli operatori del settore”.
“I calcoli – si legge – non tengono conto inoltre del fatto che l’aumento del valore del fringe benefit comporterà ulteriori costi indiretti: farà ridurre le detrazioni per lavoro dipendente e quelle per gli eventuali familiari a carico; se il reddito complessivo supererà il limite di 24.600 euro, non si potrà più fruire pienamente degli 80 euro del bonus Renzi, se ancora applicabile nel 2020; se il reddito complessivo supererà i 120.000 euro, il contribuente avrà una riduzione degli oneri detraibili”.