Il CSP rivede al rialzo la previsione per il 2016 (da 1.747.000 a 1.810.000 vendite)
Non finisce di stupire il mercato italiano dell’auto. In maggio sono state immatricolate 187.631 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2015 del 27,29%. Molte ragioni hanno contribuito a determinare questo risultato. E’ vero che il maggio 2015 con cui si fa il confronto aveva due giornate lavorate in meno rispetto al maggio scorso, ma a questa circostanza può essere attribuibile non più del 9% dell’incremento che si è registrato. Il resto della crescita va attribuito alla spinta della domanda di sostituzione arretrata che incide fortemente sulle decisioni di acquisto anche in questa fase in cui sembrano impallidire le prospettive di ripresa dell’economia italiana. Si conferma così – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che la ripresa delle vendite di auto in Italia ha basi solide, come emerge anche da altri elementi. Significativo sotto questo aspetto è il fatto che la crescita delle immatricolazioni interessa quasi tutti i marchi con pochissime eccezioni. E molto significativo è anche il fatto che gli operatori segnalano che la domanda non privilegia più le versioni spartane dei diversi modelli, come accadeva durante la crisi, ma si sta gradualmente spostando verso le versioni più ricche di dotazioni di serie od opzionali. La domanda sta quindi gradualmente ritornando agli standard normali non solo in termini quantitativi, ma anche in termini qualitativi.
Con il risultato di maggio il consuntivo dei primi cinque mesi dell’anno tocca quota 875.778 con un incremento del 20,51%. Proiettando questo tasso di crescita sull’intero anno si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.900.000, che è superiore a tutte le previsioni formulate alla fine dello scorso anno. Non appare tuttavia probabile che questo risultato possa essere raggiunto. Dall’inchiesta congiunturale sugli operatori del settore dell’auto condotta dal Centro Studi Promotor a fine maggio emergono valutazioni ancora decisamente positive sulla situazione e le prospettive della domanda accompagnate, però, da un’attenuazione della ventata di grande ottimismo che aveva caratterizzato i primi mesi dell’anno. Si può quindi prevedere che il tasso di crescita medio superiore al 20% del gennaio-maggio del 2016 si attenuerà nella seconda parte dell’anno. Il Centro Studi Promotor valuta tuttavia che a fine 2016 la crescita del mercato non scenderà sotto il 15%. Se così fosse, le immatricolazioni toccherebbero quota 1.810.000 contro il livello di 1.575.500 unità del 2015 e per il 2017 si potrebbe aprire la possibilità di superare, nell’intero anno, 2.000.000 di immatricolazioni. Questo livello consentirebbe di ritenere superata (con un percorso durato ben 10 anni) la gravissima crisi apertasi nel 2008. Il mercato italiano e soprattutto gli automobilisti italiani avrebbero così la possibilità di beneficiare pienamente dei risultati della formidabile innovazione che l’auto ha avuto negli ultimi anni e che ha reso credibile il raggiungimento dell’obiettivo di portare molto vicino a zero la mortalità sulle strade e di entrare nell’era delle auto a guida autonoma.
Bologna, 1° giugno 2016