MAGGIO SOPRA LE RIGHE PER LE IMMATRICOLAZIONI AUTO IN ITALIA

Mentre qualche segnale favorevole viene anche dal quadro economico

E’ decisamente positivo il dato di maggio sulle vendite di autovetture. Le immatricolazioni sono state 207.200 con una crescita del 12,12%. Questo forte incremento si spiega anche con il fatto che maggio 2003 risentiva ancora dello shock da dopo incentivi, dato che le agevolazioni dello Stato erano finite il 31 marzo. Pur tenendo conto di questo elemento, il risultato del maggio scorso è comunque di tutto rispetto e porta il consuntivo del 2004 a quota 1.095.900 con una crescita nei confronti dei primi cinque mesi del 2003 del 3,01%. Il mercato automobilistico italiano, all’approssimarsi del giro di boa di metà anno, ha quindi già recuperato la partenza fiacca del 2004 e si sta assestando su un tasso di crescita allineato a quello ipotizzato dal Centro Studi Promotor per l’intero 2004 (+3,5%) che dovrebbe portare le immatricolazioni dell’intero anno a chiudere a quota 2.330.000 autovetture. Il risultato dei primi cinque mesi del 2004 assume poi un particolare significato se si considera che vi è stato un forte ridimensionamento nel ricorso delle case automobilistiche ai “chilometri zero”, ridimensionamento parzialmente compensato da un incremento delle immatricolazioni alle flotte aziendali ed in particolare a quelle delle società di noleggio.

Per quanto riguarda le prospettive, dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor emergono indicazioni moderatamente favorevoli. Per il 65% dei concessionari nei prossimi mesi la domanda si manterrà stabile o in aumento. Secondo il Centro Studi Promotor i fattori che stanno sostenendo il mercato sono il forte ricorso da parte delle case automobilistiche a sconti e promozioni, il calo dei prezzi effettivi, la convenienza degli acquisti con pagamento dilazionato, il debutto di molte importanti novità e il crescente successo della motorizzazione diesel che induce molti proprietari di vetture a benzina a sostituirle prima del previsto per acquistare una diesel. Si tratta di elementi che operano già da mesi e che consentono alla domanda di auto di mantenersi su livelli sostenuti nonostante la debolezza del quadro economico generale.

Il Centro Studi Promotor ha da tempo segnalato che si è creata una forbice tra l’andamento positivo del mercato dell’auto e la situazione di stagnazione dell’economia. Alla lunga la forbice è destinata a chiudersi o con un rallentamento del mercato dell’auto o con una ripresa dell’economia. Anche se la fiducia dei consumatori resta su bassi livelli, dai dati statistici diffusi nelle ultime settimane è venuto qualche segnale positivo per il quadro economico generale. Nel primo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo ha fatto registrare una crescita contenuta, ma superiore alle attese. Nonostante il caro-euro, migliora poi l’andamento del commercio estero e segnali di risveglio vengono anche dall’andamento degli ordinativi e del fatturato nell’industria, mentre migliora l’occupazione nelle grandi imprese dei servizi.

Si tratta di indicazioni per il momento deboli e frammentarie e vi è certo bisogno di conferme, ma non si può escludere che la forbice tra l’andamento del mercato dell’auto e quello dell’economia italiana si chiuda con un recupero del quadro economico generale e che quindi la domanda di automobili possa nel breve-medio termine trovare sostegno anche in una situazione congiunturale generale di ripresa.

In questo quadro si inseriscono i risultati del Gruppo Fiat, che accusa una lieve flessuione di quote di mercato in maggio per effetto della vertenza sindacale di Melfi, ma guadagna comunque terreno nel consuntivo dei primi cinque mesi dell’anno mettendo a segno una crescita del 5,3% contro un incremento del 3,01% dell’intero mercato.