IN TUTTA EUROPA IMMATRICOLAZIONI AUTO IN CROLLO (-25,8%)

Indifferibili le misure di rilancio della domanda di auto

Sempre più pesante l’impatto della crisi globale sul mercato dell’auto. In Europa, dopo il calo del 14,5% di ottobre, le immatricolazioni hanno fatto registrare in novembre una caduta del 25,8%, con punte particolarmente elevate nei mercati più importanti: -49,6 in Spagna, -36,8% nel Regno Unito, 29,5% in Italia, -17,7% in Germania e -14,1% in Francia.

Il forte calo delle vendite di cui l’Acea ha dato notizia oggi era ampiamente annunciato e non stupisce gli analisti in quanto anticipato dalla generalizzata caduta degli indicatori di fiducia dei consumatori e soprattutto di quelli relativi agli operatori. Il crollo di novembre risparmia solo pochissimi mercati marginali e interessa anche i paesi nuovi membri della UE, che, complessivamente considerati, accusano un calo del 22,6%.

E’ del tutto evidente, e da più parti si sostiene, che per scongiurare il pericolo che lo scenario del settore auto si faccia ingestibile occorrono interventi urgenti per incentivare la domanda e per sostenere l’industria. Alcuni paesi europei hanno adottato misure sia in un senso che nell’altro, ma occorrono provvedimenti più incisivi di quelli fino ad ora messi in cantiere e soprattutto occorre un approccio comune a livello europeo e comunque forti ed immediati provvedimenti di rilancio della domanda, quantomeno nei cinque maggiori mercati nazionali del continente.

Le soluzioni possibili sono: incentivi alla rottamazione, riduzione temporanea dell’Iva e misure di sostegno del credito al consumo. Queste ultime acquistano una particolare importanza dato che sette auto su dieci si comprano con pagamenti rateali e quindi anche con provvedimenti che incidono sul prezzo d’acquisto (incentivi alla rottamazione e riduzione dell’Iva) resta molto forte l’esigenza del pubblico di ricorrere al credito per acquistare l’auto. In particolare, secondo il Centro Studi Promotor, per quanto riguarda l’Italia occorre, non solo prorogare gli incentivi alla rottamazione, attualmente in vigore fino a dicembre, ma anche quantomeno raddoppiare il bonus per chi rottama ed estendere la platea delle auto rottamabili con incentivi a tutte le vetture Euro 2 circolanti. Per quanto riguarda il credito al consumo, il Centro Studi Promotor ha proposto la creazione di un fondo di garanzia tipo Cofidi e l’eliminazione delle imposte sulle ipoteche sull’auto, provvedimento quest’ultimo che potrebbe consentire alle finanziarie specializzate di operare con maggiori garanzie sul credito al consumo reintroducendo i finanziamenti con ipoteca attualmente non proposti perché troppo costosi per l’eccessivo carico fiscale.