In febbraio i consumi di benzina sono cresciuti del 3,8%. L’incremento non è certo rilevante perché il confronto si fa con un febbraio 2012 in calo del 20,3%, ma è comunque significativo rappresenta il primo segnale in controtendenza dopo 12 mesi consecutivi in calo. A raffreddare possibili prematuri entusiasmi contribuisce però il fatto che in febbraio continua invece il calo dei consumi di gasolio per autotrazione, che scendono del 2,1% dopo sedici mesi di caduta.
I consumi complessivi di febbraio dei due carburanti, secondo le elaborazioni del Centro Studi Promotor, riportano in crescita il gettito derivante da accise ed Iva che passa dai 2,587 miliardi del febbraio 2012 ai 2,652 miliardi del febbraio scorso con una crescita di 65 milioni. Questo incremento compensa in parte il calo del gettito di gennaio che era stato di 150 milioni e porta la contrazione del primo bimestre a 85 milioni. E’ un dato ancora negativo che allenta però le preoccupazioni per le entrate dello Stato che erano emerse con la prima contrazione del gettito di benzina e gasolio auto determinatasi in dicembre e seguita da un nuovo calo in gennaio. Per un consolidamento del recupero del gettito occorre però che la crescita dei consumi continui per la benzina e si estenda anche al gasolio auto. Perché queste condizioni si verifichino sarebbe necessaria una riduzione dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio che continuano ad essere i più elevati in Europa (per effetto essenzialmente della eccessiva tassazione) e soprattutto sarebbe opportuno che il nuovo Governo avesse la volontà e la capacita di varare misure che abbiamo effetti immediati sulla crescita, dato che il calo dei consumi è legato, non solo ai prezzi elevati, ma anche alla gelata dell’economia.
Dalla elaborazione del Centro Studi Promotor vengono anche altre informazioni oltre a quelle sui consumi e sul fisco di cui si è già detto. In particolare il bilancio del primo bimestre 2013 si e chiuso con una spesa alla pompa per automobilisti ed operatori economici utilizzatori di autoveicoli di 9,786 miliardi con un calo del 3,1% sul primo bimestre del 2012, mentre la componente industriale, cioè la quota del fatturato che va all’industria petrolifera e alla distribuzione, è passata da 4,627 miliardi del primo bimestre 2012 a 4,392 miliardi del gennaio-febbraio scorsi con un calo del 5,1%.
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