In controtendenza con l’andamento delle immatricolazioni in Europa
Per la ventesima volta consecutiva pesante calo in aprile per le immatricolazioni di camion e
bus in Italia (autoveicoli commerciali, industriali e autobus secondo la dizione ufficiale). Il comparto
ha fatto registrare un calo del 20,2%, che segue una contrazione del 31,7% nellʼintero
2012 e cali del 23,6% in gennaio, del 31,1% in febbraio e del 20,3% in marzo. La ragione di
fondo della crisi del comparto, secondo il Centro Studi Promotor, è ben nota ed è la situazione
economica e in particolare il deterioramento del quadro generale prodottosi a partire dallʼestate
2011 con il varo della politica di austerità senza crescita. Dʼaltra parte, il calo del mercato di
camion e bus è perfettamente coerente con la diminuzione dellʼattività nel settore dei trasporti
che risulta sia dal calo del traffico in autostrada che dalla contrazione dei consumi di carburante.
Allʼinterno del comparto dei camion e bus la situazione più grave è quella dei veicoli commerciali
che accusano una diminuzione di immatricolazioni del 22,2% in aprile e del 25% in gennaio-
aprile, mentre leggermente meno grave è la situazione per i veicoli industriali (-4,4% in
aprile e -17,7% nel quadrimestre gennaio-aprile) e decisamente meno serio appare il quadro
per gli autobus (+2% in aprile e -4,8 nel quadrimestre gennaio-aprile).
La situazione italiana per il comparto di camion e bus complessivamente considerato è indubbiamente
tra le più preoccupanti in Europa. Lʼarea dei paesi dellʼUnione Europea e dellʼEFTA
ha fatto registrare in aprile la prima crescita (+4,2%) dal gennaio 2012 che ha consentito di
contenere il calo del primo quadrimestre nel 7,4%. Come è noto, anche per i camion e bus,
come per le autovetture, segnala il Centro Studi Promotor, le difficoltà di mercato riguardano
soltanto la zona euro. Infatti nel consuntivo a fine aprile per lʼintero comparto dei camion e bus
lʼeurozona fa registrare un calo del 12,1%, mentre i paesi dellʼUnione che non adottano lʼeuro
fanno registrare una crescita del 4,9% ed hanno quindi un andamento coerente con quello del
resto del mondo dove il mercato dellʼauto continua da essere in espansione.
Bologna, 29 maggio 2013