IN ESTATE FRENA, E IN QUALCHE PAESE FRANA, IL MERCATO DELL’AUTO EUROPEO

Estate nera per l’auto in Europa. Secondo i dati comunicati oggi dall’Acea, in luglio le immatricolazioni hanno subito un calo del 17,9% a cui è seguita in agosto una nuova contrazione del 12,1%. Dopo un inizio d’anno positivo, il mercato europeo dell’auto frena e in qualche paese addirittura frana. Secondo il Centro Studi Promotor GL events, questo andamento negativo è dovuto alla debolezza del quadro congiunturale e all’esaurirsi della politica degli incentivi che attualmente, nei maggiori mercati, sono ancora in vigore solo in Francia e in Spagna.

Il consuntivo dei primi otto mesi dell’anno chiude con un calo del 3%. Questa contrazione, abbastanza contenuta, deriva da un primo trimestre in crescita del 9,5% per effetto delle politiche di incentivazione ancora in vigore e da una contrazione del 10,2% nei cinque mesi successivi. Le prospettive per l’ultima parte dell’anno sono fortemente negative perchè l’apporto degli incentivi, che si è esaurito o si sta esaurendo, non è sostituito da una crescita della domanda sostenuta dalla ripresa dell’economia.

Considerando i primi cinque mercati del continente, emerge che in agosto sono tutti in calo, anche se il consuntivo dei primi otto mesi si chiude, per alcuni paesi, ancora in positivo per effetto del buon andamento dell’inizio dell’anno. Il maggior mercato del continente, quello della Germania, appare investito da una vera a propria frana. Nel 2009 un incentivo particolarmente robusto (2.500 euro) aveva sostenuto le vendite. Finito il bonus nel settembre scorso, il mercato ha però fortemente rallentato negli ultimi mesi del 2009 ed ha subito una vera a propria caduta nel 2010. Il consuntivo di fine agosto chiude, infatti, con un calo del 28,7%. Il mercato francese sta beneficiando nel 2010 di un incentivo di 700 euro, ridotto, dal primo luglio, a 500 euro. Dopo un inizio d’anno abbastanza positivo la riduzione dell’entità dell’incentivo ha fatto venir meno il sostegno alla domanda e così il mercato francese ha accusato una contrazione del 12,8% in luglio e del 7,9% in agosto. Il consuntivo dei primi otto mesi chiude comunque con un margine del 2% sullo stesso periodo dell’anno scorso, margine destinato ad annullarsi nei prossimi mesi.

Il mercato italiano ha accusato un calo del 25,7% in luglio e del 19,3% in agosto. Da noi gli effetti degli incentivi sono finiti in marzo e da aprile il mercato è in sofferenza. Il consuntivo del periodo gennaio-agosto mette in luce un calo del 2,5%. Nei prossimi mesi la situazione è prevista in peggioramento e l’intero anno chiuderà con una contrazione stimata intorno al 12%. Il quarto mercato del continente, quello del Regno Unito, ha beneficiato di un incentivo di 2.000 euro fino a marzo. Ed anche qui, finiti gli incentivi, la domanda è precipitata. In luglio si registra un calo del 13,2% ed in agosto del 17,5%. Il margine accumulato all’inizio dell’anno consente comunque ancora di chiudere il consuntivo dei primi otto mesi con una crescita del 13,2%. L’ultimo dei grandi mercati, la Spagna, vedrà scadere un incentivo di ben 2.000 euro il 30 settembre. L’impatto sul mercato di questa agevolazione, entrata in vigore in gennaio, è stato inizialmente molto forte, ma già in luglio il mercato è andato in rosso (-24,1%) ed in agosto pure (-23,8%).

Secondo il Centro Studi Promotor GL events, le prospettive per il mercato europeo, in mancanza di nuove iniziative pubbliche di sostegno della domanda, appaiono negative. Nei prossimi mesi, tuttavia, il mercato riceverà forti stimoli dalla politica delle Case che non hanno certo tirato i remi in barca in questa crisi. Anzi si presentano al Salone di Parigi, che aprirà a fine mese, con un interessantissimo pacchetto di novità che il pubblico italiano potrà vedere, insieme ad altre novità, anche al Motor Show di Bologna. Questo Salone aprirà all’inizio di dicembre, vedrà la presenza di tutte le Case automobilistiche, con poche eccezioni, e, come sempre, influirà positivamente sulla propensione all’acquisto di auto degli italiani. Nel prossimo anno, se il quadro economico lo consentirà, lo stimolo dei nuovi prodotti dovrebbe indurre un consistente numero di automobilisti a effettuare gli acquisti rinviati negli ultimi due anni di crisi, creando così le basi per la ripresa del mercato che dovrebbe delinearsi appunto nel 2011.