IN CRESCENTE DIFFICOLTA’ IL MERCATO EUROPEO DELL’AUTO

Immatricolazioni in calo del 7,3% in luglio e del 15,6% in agosto

Pesanti flessioni in luglio e agosto per il mercato europeo delle autovetture. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, nel complesso dei paesi della Unione Europea e dell’Efta le immatricolazioni hanno subito un calo del 7,3% in luglio e del 15,6% in agosto. Grazie all’andamento non particolarmente negativo dei primi quattro mesi dell’anno, il consuntivo a fine agosto subisce però un calo contenuto nel 3,9%. La situazione pare tuttavia destinata a peggiorare nell’ultima parte dell’anno.

L’evoluzione chiaramente negativa della domanda manifestatasi in maggio e proseguita in giugno trova infatti conferma nei dati di luglio e agosto e l’impatto dei fattori che l’hanno determinata sembra destinato ad aggravarsi nei prossimi mesi. La sola eccezione è costituita dai carburanti, data la frenata del costo del petrolio grezzo, che, peraltro, non ha ancora dato luogo a consistenti riduzioni nei prezzi di gasolio e benzina. Incide fortemente sul mercato europeo la situazione dell’economia. In particolare è proseguita in agosto la caduta del clima di fiducia delle imprese manifatturiere nell’area dell’euro, mentre per quanto riguarda i consumatori, la tendenza negativa per la fiducia delineatasi fin dalla metà dello scorso anno è proseguita in luglio e ha fatto registrare un piccolo recupero in agosto, che va però interpretato come un rimbalzo più che come un segnale di inversione di tendenza. Sul quadro economico europeo gravano infatti previsioni non positive per l’evoluzione congiunturale in un contesto internazionale che, proprio in queste ore, deve affrontare nuove gravissime difficoltà legate alle turbolenze finanziarie. Sul mercato europeo complessivamente considerato incide inoltre il fatto che alcuni mercati nazionali hanno cominciato a scontare nel 2008 lunghe fasi positive degli anni precedenti (Italia e Spagna) e a ciò si aggiunge l’impatto della crescita del costo del denaro, l’aumentata difficoltà di ottenere credito al consumo e il non ancora smaltito shock dell’aumento dei prezzi dei carburanti.

Se si considerano i risultati complessivi dei primi otto mesi dell’anno, emerge che tra i cinque maggiori mercati del continente l’unico in una situazione lievemente positiva è quello francese, che cresce del 2,9% per effetto dell’introduzione di incentivi ecologici, che favoriscono le auto a basse emissioni di CO2 ed in particolare le city car e le utilitarie. Anche il mercato tedesco mostra una lieve crescita (+1,7%), che dipende però dal fatto che il confronto si fa con un 2007 particolarmente debole. Il mercato italiano, secondo del continente, è in calo del 12% e le prospettive sono di ulteriore rallentamento, dato che con l’inizio del 2008, dopo undici anni positivi, si è aperta una fase negativa dovuta al normale andamento ciclico della domanda di auto oltre agli altri elementi sfavorevoli che incidono sul complesso dei mercati europei. Anche nel Regno Unito si registra una flessione, che però non è particolarmente accentuata(-3,8%), mentre il calo maggiore si manifesta nel quinto grande mercato del continente, quello spagnolo, che a fine agosto accusa una contrazione del 21%.

L’evoluzione negativa del mercato europeo dell’auto sta influenzando anche la domanda nei nuovi paesi membri dell’Unione Europea in cui sta decollando il processo di motorizzazione di massa. In quest’area le immatricolazioni sono state in crescita fino ad aprile, ma a partire da maggio si è delineata una frenata. Grazie al risultato dei primi quattro mesi, il consuntivo del periodo gennaio-agosto dell’area è ancora positivo. Vi è infatti una crescita del 2,7%, che potrebbe però erodersi nell’ultimo quadrimestre.