IN CALO DEL 31,7% LE VENDITE DI CAMION E BUS IN ITALIA NEL 2012

In un contesto europeo pure negativo (- 12%) 

Si è chiuso in profondo rosso il consuntivo 2012 delle vendite in Italia di camion e bus (veicoli commerciali, industriali ed autobus, secondo la dizione ufficiale). Dai dati diffusi oggi dall’Acea emerge infatti per l’Italia un calo del 31,7% e quindi ancora peggiore di quello già molto rilevante registrato per le autovetture (-19,9%). Il mercato dei camion e degli autobus nel 2012 è stato pesantemente condizionato dall’andamento dell’economia reale, che ha determinato una forte contrazione del traffico merci. Sulle decisioni di acquisto hanno pesato anche in misura estremamente significativa le preoccupazioni sulle prospettive di sviluppo del quadro congiunturale, che restano, come è noto, incerte anche per il 2013.

Analizzando i tre comparti del settore dei camion e degli autobus in Italia, la contrazione più forte riguarda i veicoli commerciali che accusano un calo del 32%. Fortemente negativo è però anche l’andamento per i veicoli industriali medi e pesanti, in calo del 29,4%, e quello degli autobus, in calo del 30,4%. Secondo il Centro Studi Promotor le difficoltà del 2012, in mancanza di segnali concreti di ripresa dell’economia, appaiono destinate a protrarsi nel 2013. Va comunque segnalato che non è pensabile che eventuali segnali di ripresa si manifestino prima del secondo semestre 2013 e quindi eventuali riflessi sul mercato dei camion e dei bus potrebbero aversi solo a partire dal 2014.

L’Acea ha diffuso anche i dati anche per il complesso dei 30 Paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA. Il quadro per quest’area è migliore di quello italiano, ma è comunque negativo. Per l’intero comparto dei camion e degli autobus si registra infatti una contrazione del 12% dovuta soprattutto all’andamento delle immatricolazioni di veicoli commerciali, che accusano un calo del 12,9%, mentre per i veicoli industriali medi e leggeri la contrazione è dell’8,7% e il mercato degli autobus chiude invece con una piccola crescita (+ 0,6%). Come per le autovetture, anche per i camion e gli autobus l’epicentro della crisi è nella zona euro, dove le immatricolazioni sono in calo del 14,6% con situazioni di particolare criticità nei Paesi più colpiti dalla politica del rigore. Il mercato portoghese accusa infatti un calo del 52,2%, quello greco scende del 42,1%, quello italiano del 31,7%, e quello spagnolo del 25,9%.