Apparente frenata causata dalle feste e dai ponti di aprile
Dopo una crescita del 12% nel primo trimestre, con aprile è arrivato il primo dato negativo per il mercato dell’auto. Le autovetture immatricolate sono state 160.359 con un calo del 4,62% su aprile 2016. Questo calo è però soltanto apparente per diverse ragioni. La prima è che l’aprile scorso ha avuto due giorni lavorati in meno rispetto allo stesso mese del 2016. Poiché in termini di immatricolazioni mensili un giorno lavorato vale circa il 4,5%, a parità di giornate lavorate l’aprile scorso avrebbe fatto registrare un incremento intorno al 4,5%. La seconda ragione è che in aprile di quest’anno è caduta la Pasqua che l’anno scorso era invece in marzo. A ciò si aggiunge che il mese ha offerto eccellenti opportunità di ponti che hanno indotto gli italiani a preoccuparsi più delle vacanze che del lavoro e degli acquisti di beni durevoli e questa circostanza giustifica più che ampiamente la differenza che manca per fare di aprile 2017 un mese con risultati allineati a quelli del primo trimestre.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il dato dell’aprile scorso non rappresenta dunque una battuta d’arresto nella ripresa delle vendite di autovetture nel nostro Paese. Si tratta soltanto di un effetto di calendario che, essendo quello sulle immatricolazioni il primo dato che viene reso noto sull’attività economica in aprile, la dice lunga sull’impatto sull’economia del Paese del “cocktail” di feste e ponti che ha caratterizzato il mese scorso.
E’ lecito dunque prevedere che la ripresa del mercato dell’auto continuerà in maggio. Tra l’altro dall’inchiesta congiunturale sul mercato dell’auto condotta dal Centro Studi Promotor a fine aprile emerge che il 13% dei concessionari stima per i prossimi mesi domanda in crescita e il 65% ipotizza stabilità sui buoni valori attuali. Previsioni, queste, corroborate dal fatto che il quadro economico italiano non è in rallentamento ed anzi dall’indice anticipatore del ciclo economico dell’Istat vengono segnali sostanzialmente positivi.
Ad ulteriore conferma della buona salute del mercato dell’auto vi è anche il fatto che dai dati disponibili emergono indicazioni positive per tutti i canali di vendita, mentre, sempre secondo l’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor, gli elementi che maggiormente sostengono il mercato sono soprattutto il marketing aggressivo di case a concessionari, i nuovi modelli e la crescita della domanda di auto aziendali. Per quanto riguarda in particolare quest’ultimo comparto del mercato va segnalato che una soluzione per acquisire l’auto molto utilizzata nelle flotte aziendali, e cioè il noleggio a lungo termine, sta cominciando a penetrare anche nel mercato dei privati. Dalle rilevazioni condotte dal Centro Studi Promotor risulta infatti che i concessionari che hanno venduto a società di noleggio vetture destinate ad essere date in noleggio a lungo termine a privati sono passati dal 14,9% del 2015 al 22% del 2016 e al 30,7% del 2017.
Bologna, 2 maggio 2017