Dopo un buon 2004, cauti i concessionari sulle prospettive
Chiusura positiva in dicembre per il mercato automobilistico italiano. Le immatricolazioni sono state 149.900 con una crescita del 5,22% rispetto allo stesso mese del 2003. Sul risultato ha avuto un effetto positivo il calendario, che non ha permesso ponti a fine anno e ha avuto in dicembre 2004 due giorni lavorativi in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno (che si riducono a uno se si considera anche il sabato che è giornata lavorativa per le concessionarie) A parità di condizioni di calendario, il risultato del dicembre scorso si sarebbe attestato sugli stessi livelli del 2003 o leggermente al di sotto. Va comunque segnalato che nel mese scorso in sensibile calo sono stati i “chilometri zero”.
Il risultato di dicembre porta il consuntivo del 2004 a quota 2.258.861 con una crescita dello 0,53% sul 2003. Secondo il Centro Studi Promotor si tratta di un valore in assoluto elevato, tanto più se si considera che, non solo in dicembre, ma nell’intero 2004 le immatricolazioni per “chilometri zero” sono calate. Nonostante il minor ricorso a questa soluzione costosissima per sostenere le quote di mercato, le case nel 2004 hanno però stimolato fortemente la domanda con sconti e promozioni che hanno avuto come contropartita un risultato di mercato che, come si è detto, va considerato importante. E tanto più lo è se si tiene conto della debolezza della congiuntura economica ed in particolare della crisi dei consumi. Secondo l’Istat, in termini congiunturali, il prodotto interno lordo nel 2004 è cresciuto soltanto dello 0,5% nel primo trimestre e dello 0,4% sia nel secondo che nel terzo trimestre, mentre i consumi finali nazionali, dopo una crescita dello 0,6% nel primo trimestre, sono calati dello 0,2% nel secondo e sono rimasti stazionari nel terzo. Mancano ancora i dati per il quarto trimestre, ma non vi sono elementi per ritenere che la situazione sia evoluta positivamente. La buona tenuta del mercato dell’automobile appare significativa anche se si considera un indicatore importante per la propensione ai consumi come il clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae. L’indice si è mantenuto su livelli molto depressi nella prima parte del 2004 e, dopo un tentativo di ripresa da giugno a ottobre, in novembre e dicembre è ancora in calo.
Nonostante i risultati positivi del 2004, manifestano cautela per le prospettive i concessionari che, operando in prima linea sul mercato, sono in condizioni di percepire con anticipo l’evoluzione delle tendenze. Dall’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor emergono preoccupazioni per la raccolta di ordini che in dicembre viene valutata bassa dal 59% dei concessionari contro il 56% di novembre ed anche le previsioni per l’evoluzione a breve del mercato sono in leggero peggioramento. Va poi segnalato che l’82% dei concessionari lamenta in dicembre bassi livelli di remuneratività delle vendite di auto nuove. Anche questo elemento, insieme ad altri, induce a ritenere possibile un ridimensionamento dell’impegno per sostenere le immatricolazioni.