GENNAIO: VENDITE AUTOBUS +22,2%, CAMION -24,4%

Primo segnale positivo dal mercato italiano degli autoveicoli

In Italia, come per le autovetture, anche il mercato dei camion (veicoli commerciali e industriali) ha accusato in gennaio una pesante contrazione (-24,4%), mentre per gli autobus si registra un primo segnale di recupero (+22,2%). Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea il complesso del comparto camion e bus fa comunque registrare un calo del 23,6%. Questa contrazione appare ancor più preoccupante se si considera che il mercato italiano aveva già subito un pesante salasso nel 2012 con un crollo (-31,7%) che aveva portato le immatricolazioni a quota 131.984 contro quota 193.209 del 2011.

Se si analizzano i tre settori che compongono il comparto dei camion e bus (autoveicoli commerciali, autoveicoli industriali e autobus secondo la dizione ufficiale), emerge che in gennaio il risultato peggiore riguarda i veicoli commerciali che accusano un calo del 25,7% e che nel 2012 avevano già subito una contrazione del 32%. Difficile anche la situazione per i veicoli industriali le cui immatricolazioni calano in gennaio del 14,2% dopo un 2012 in crollo del 29,4%. Diversa, come si è visto, appare invece la situazione per gli autobus che in gennaio in Italia fanno registrare una crescita del 22,2% dopo una caduta del 30,4% nel 2012. Questo primo segnale di recupero del comparto degli autobus, sottolinea il Centro Studi Promotor, appare di difficile interpretazione, ma va comunque registrato positivamente in quanto nel panorama della immatricolazioni di autoveicoli in Italia è il primo dato in controtendenza che compare dopo la nuova entrata in recessione del paese. 

Le cause della difficilissima situazione dei veicoli per trasporto merci vanno ricercate nell’avversa situazione economica che caratterizza il nostro paese che, come è noto, nella seconda metà del 2011 è entrato nuovamente in recessione dopo la moderata ripresa che aveva fatto seguito alla drastica contrazione del Pil tra il 2008 e il 2009. Il perdurare della situazione di crisi economica e le preoccupazioni per le prospettive a breve e medio termine non inducono certo ad investire in mezzi per il trasporto merci. 

Non è di particolare conforto il fatto che, sempre secondo l’Acea, anche il mercato dell’Europa Occidentale (area UE+EFTA) è in difficoltà anche se i tassi di decremento sul 2012 sono decisamente più contenuti che in Italia. In gennaio si è registrato infatti un calo del 9,1% per i veicoli commerciali, del 17% per i veicoli industriali, mentre anche in Europa vi è un segnale positivo per gli autobus che incassano una leggera crescita (+3,9%).