FRENA LA CADUTA DEL MERCATO AUTO IN OTTOBRE

Primi effetti positivi del recupero della fiducia nel Paese

In ottobre sono state immatricolate 116.875 autovetture, con un calo rispetto allo stesso mese del 2011 del 12,4%. Può sembrare strano, ma questa è una buona notizia perchè il mercato dell’auto nei primi nove mesi dell’anno aveva subito un calo del 20,5% e nel settembre scorso la contrazione era stata addirittura del 25,7%. Una frenata di oltre 8 punti percentuali nella caduta delle immatricolazioni è dunque una buona notizia. Certo una rondine non fa primavera, ma quella sulle immatricolazioni arrivata con i dati comunicati dal Ministero dei Trasporti alle 18 di oggi non è una rondine isolata, anche se non appartiene certamente a uno stormo. Vi è anche qualche altra notizia positiva. Il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, qualche giorno fa, nel corso di un’audizione in Parlamento sulla legge di stabilità, ha dichiarato come “l’analisi della congiuntura rivelasse alcuni primi, seppur timidi, segnali positivi”. Tra questi vi è certamente anche il fatto che la caduta del clima di fiducia di imprese e consumatori innescata a metà dell’estate 2011 dai timori per un default finanziario dell’Italia si è arrestata nel luglio scorso. E a ciò si aggiunge, che nello stesso mese si è arrestato anche il crollo del clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor GL events.

I timori per il futuro hanno indotto i consumatori a rinviare a tempi migliori gli acquisti di beni durevoli non assolutamente indispensabili con la conseguenza per il mercato auto di un crollo delle vendite del 40% sui livelli antecrisi contro un calo del Pil del 6,7%. Appare dunque plausibile che un recupero della fiducia nelle prospettive future per le persone e per il Paese possa determinare un risveglio degli acquisti di auto. Sulle prospettive delle vendite pesano, però, cinque pesanti macigni: il caro-carburanti, il caro-assicurazioni, le difficoltà di accesso al credito, l’overdose di imposte e la grave situazione dell’economia reale. Non è, quindi, al momento pensabile che una vera ripresa del mercato dell’auto sia dietro l’angolo, ma il rasserenarsi dell’orizzonte potrebbe aprire la strada a una riduzione del sovrapprezzo pagato dalle immatricolazioni di autovetture rispetto al resto dell’economia reale. Ne consegue che, anche se le previsioni per il 2012 restano attestate a 1.400.000 immatricolazioni, cioè sul livello di 33 anni fa, si può ritenere che la tendenza negativa in atto sia destinata a esaurirsi nel corso dei prossimi mesi. Dopodichè si potrebbe aprire una fase di stagnazione sui livelli 2012 da cui si potrebbe uscire se, superata la scadenza elettorale di primavera, il quadro politico e istituzionale italiano fosse tale da rassicurare i consumatori e i mercati.