Calo in febbraio per le vendite di veicoli commerciali che con 17.565 unità collocate fanno registrare una contrazione del 2,39% rispetto allo stesso mese del 2004. Il calo di febbraio fa seguito all’incremento del 3,14% che si era registrato in gennaio. Complessivamente il primo bimestre 2005 chiude con 33.634 immatricolazioni e quindi in lieve crescita (+0,25%) sullo stesso periodo dello scorso anno.
L’andamento delle vendite di veicoli commerciali è un indicatore importante per l’analisi della congiuntura economica in quanto le decisioni di acquisto sono strettamente legate alle attese degli operatori sull’andamento dell’economia. Il calo delle vendite di febbraio – osserva il Centro Studi Promotor – si inserisce in un contesto economico generale delicato e costituisce un ulteriore elemento che induce a valutare con cautela le prospettive di sviluppo dell’economia italiana.
Per quanto riguarda le prospettive per il mercato dei commerciali, sulle decisioni di acquisto pesa, come si diceva, il clima di fiducia degli operatori. Da questo punto di vista le indicazioni che vengono dall’Isae non sono univoche. Si nota infatti una divaricazione tra le valutazioni espresse dalle imprese manifatturiere e quelle delle imprese del commercio. Per le manifatturiere il clima di fiducia è in calo da mesi e subisce in febbraio un ulteriore ridimensionamento dovuto allo stato non soddisfacente del portafoglio ordini e al fatto che tornano ad accumularsi scorte in presenza di un lento peggioramento delle attese di produzione. Migliore invece il quadro per le imprese del commercio, che in gennaio hanno registrato un apprezzabile recupero di fiducia.
Secondo il Centro Studi Promotor le prospettive per il mercato dei veicoli commerciali nei prossimi mesi scontano una sostanziale debolezza della domanda, coerente peraltro con il quadro complessivo dell’economia.