Battuta d’arresto in aprile per il mercato automobilistico europeo che, dopo un primo trimestre decisamente positivo, fa registrare un calo del 7,3%. Si tratta di un risultato dovuto a un “effetto calendario”. A causa della Pasqua l’aprile 2006 ha infatti avuto in quasi tutti i paesi europei due giorni lavorativi in meno ed in alcuni anche tre. Il calo del 7,3% appare interamente spiegabile con questo elemento, se si considera che una giornata lavorativa, in termini di immatricolazioni, vale circa il 4,5% del risultato mensile. Al netto dell’effetto calendario il mercato europeo dell’auto in aprile appare caratterizzato da una piccola crescita. Ciò non toglie che il risultato del mese scorso abbia quasi annullato il vantaggio accumulato dal mercato europeo nel primo trimestre, che si era chiuso con 4.132.773 immatricolazioni e quindi con una crescita del 3,2%.Il primo quadrimestre chiude infatti a 5.402.682 immatricolazioni con una crescita contenuta nello 0,6%.
Per i motivi esposti, il Centro Studi Promotor ritiene che la tendenza positiva che sta caratterizzando il mercato europeo dell’auto dall’inizio dell’anno non possa considerarsi interrotta ed anzi, nonstante la battuta d’arresto di aprile, appaia destinata a continuare nei prossimi mesi. D’altra parte un andamento di questo tipo appare coerente con il risveglio dell’economia europea che, in un contesto mondiale caratterizzato da uno sviluppo accelerato, sta recuperando velocità. Ciò vale in particolare per il maggiore mercato automobilistico del continente, quello della Germania, ma anche per l’Italia in cui i segnali di ripresa dell’economia si intensificano, anche se il passo del nostro Paese appare più lento del contesto europeo. Sull’andamento del mercato automobilistico europeo continua ad influire positivamente anche la politica delle case automobilistiche sempre decisamente impegnate nel lancio di nuovi modelli ed in attività promozionali fortemente stimolanti per la domanda di sostituzione, che rappresenta la componente di gran lunga più importante della domanda complessiva. Tra l’altro, nonostante le minacce di rialzi dei tassi, gli acquirenti di automobili possono continuare a contare sulla disponibilità di credito al consumo a basso costo.
La battuta di arresto di aprile non coinvolge il gruppo attualmente più dinamico nel contesto europeo, che è quello Fiat. In aprile il gruppo Fiat è infatti l’unico a confermarsi in crescita con un incremento delle immatricolazioni del 12% che determina una crescita della quota di mercato dal 6,4% al 7,7%. Nel consuntivo del primo quadrimestre molto bene oltre a Fiat (+15,7%) fa comunque anche il gruppo Volkswagen che vede crescere le sue vendite dell’8,4%. Per quanto riguarda l’andamento per paesi, aprile è negativo in tutti i maggiori mercati. Storia a sè fanno i paesi nuovi membri della UE per i quali si dispone di dati sulle immatricolazioni (mancano Cipro e Malta). Nell’area le immatricolazioni sono state in aprile 63.698 con un calo contenuto nello 0,6%, mentre il consuntivo del primo quadrimestre si chiude con una contrazione dello 0,2%.