Federauto chiede di modificare il decreto “Cura Italia”

L’Associazione richiede alcune modifiche sostanziali al Decreto “Cura Italia” al fine di supportare le concessionarie nel periodo critico di blocco dell’attività.

Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto) ha inoltrato una nota al Presidente del Consiglio, prof. Giuseppe Conte, con la richiesta di alcune modifiche sostanziali al Decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. Cura Italia) al fine di supportare le concessionarie nel periodo critico di blocco dell’attività.

“L’impatto che l’emergenza Covid-19 sta avendo sui dealer è allarmante e le disposizioni contenute nel primo provvedimento del Governo a tutela delle imprese non sono sufficienti. Se non si interviene rapidamente e in modo efficace, il rischio concreto è di compromettere la continuità aziendale e la sopravvivenza stessa delle imprese” ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto.

Secondo Federauto, “già le crisi economico-finanziarie verificatasi negli anni 2008 e 2011 hanno portato ad un brusco rallentamento sul mercato delle immatricolazioni di autovetture nuove – quello in cui è maggiore il peso degli acquisti da parte delle famiglie italiane – che si è tradotto in una netta diminuzione del numero dei concessionari, passati da 2.950 nel 2007 a 1.373 nel 2019. La previsione, stante le attuali condizioni, è di una flessione delle immatricolazioni del -60% per l’anno 2020 con un’ulteriore contrazione delle reti di vendita”.