EUROPA: VENDITE DI AUTO IN CALO PER IL QUINTO MESE CONSECUTIVO (-8,2%)

Nonostante l’andamento in controtendenza dei paesi nuovi membri UE (+7,8%)

Quinta flessione consecutiva per il mercato europeo dell’auto. Secondo i dati diffusi dall’Acea le immatricolazioni in Europa Occidentale e nei paesi nuovi membri della UE in settembre sono state 1.304.583 con un calo dell’8,2% sullo stesso mese del 2007. Questo risultato porta il consuntivo dei primi nove mesi dell’anno a quota 11.710.521 immatricolazioni con un calo del 4,4%. La contrazione di settembre appare piuttosto severa perchè occorre considerare che, rispetto a settembre 2007, vi sono state due giornate lavorative in più e quindi a parità di giorni lavorati la contrazione del mese scorso sarebbe stata intorno al 16-17%.

Sul mercato europeo dell’auto da tempo grava un quadro economico generale in progressivo peggioramento e, a partire da metà settembre, anche la prospettiva non ancora scongiurata di un impatto pesantissimo della crisi finanziaria esplosa con la vicenda Lehman Brothers. Per quanto riguarda in particolare la domanda di auto questa situazione incide significativamente sulla propensione all’acquisto. D’altra parte il desiderio del pubblico di comprare nuove auto è sempre più spesso frustrato dalla crescente difficoltà di ottenere credito al consumo, difficoltà legata oltre che al quadro finanziario generale, anche alla crescita delle insolvenze che si registra pure per i finanziamenti per gli acquisti di auto. Data questa situazione anche il progressivo sgonfiamento dei prezzi dei carburanti e il venir meno, per l’immediato, di preoccupazioni per una crescita esplosiva del prezzo del greggio non stanno avendo effetti di stimolo sulla domanda.

Analizzando le due grandi aree (Europa Occidentale e paesi nuovi membri UE), per le quali sono stati diffusi i dati oggi, il quadro appare particolarmente negativo nei 18 mercati nazionali dell’Europa Occidentale. In quest’area la contrazione in settembre è stata del 9,3%, mentre nei primi nove mesi dell’anno il calo è stato del 5%. Tra i cinque maggiori mercati dell’area l’unico che fa registrare risultati positivi è quello francese che cresce in settembre dell’8,4% grazie al funzionamento di un sistema di incentivi ecologici che favorisce soprattutto l’acquisto delle auto più piccole. Il mercato tedesco fa invece registrare in settembre un calo dell’1,5%, calo modesto solo in apparenza in quanto il confronto si fa con un 2007 decisamente debole per l’auto in Germania. Fortemente negativi i dati negli altri mercati. Sempre in settembre cali del 32,2% in Spagna, del 21,2% nel Regno Unito e del 5,5% in Italia.

Andamento in controtendenza invece per l’area dei paesi nuovi membri dell’Unione Europea. Le immatricolazioni in settembre sono state 93.275 con una crescita del 7,8%. Questo dato è significativo perchè segue quattro cali mensili consecutivi, che hanno determinato forti dubbi sulla tenuta della domanda di auto anche in quest’area interessata dal decollo del processo di motorizzazione di massa. In effetti la crescita di settembre non è sufficiente a fugare le preoccupazioni, anche perchè sui mercati dei paesi nuovi membri della UE particolarmente forte è la pressione dell’offerta di vetture a chilometri zero proveniente dai paesi europei motoristicamente più avanzati e, naturalmente, questa offerta è in concorrenza con quella di vetture nuove.

Per quanto riguarda le prospettive a breve termine si può ritenere che l’impatto psicologico della crisi iniziata con la vicenda Lehman Brothers e dell’andamento delle borse sarà ancora particolarmente forte in ottobre, mentre lo scenario dei mesi successivi è strettamente condizionato dalla reale efficacia delle misure adottate per fronteggiare l’emergenza.