Mercati minori +12,5% e grandi mercati ancora in rosso, ma in recupero
Prende corpo la ripresa del mercato europeo dell’auto. In febbraio nell’area UE27+EFTA le immatricolazioni sono state 1.014.519 con un incremento del 1,4% sullo stesso mese del 2010. Non si tratta certo di un incremento consistente, ma vi sono elementi per ritenere che nei prossimi mesi il recupero si rafforzi e continui, sia pure con tassi di crescita non elevati. All’interno dell’area gli andamenti sono abbastanza differenziati. Nei cinque maggiori mercati (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna) in febbraio sono state immatricolate 718.699 con un calo del 2,5% rispetto al febbraio 2010. Nei restanti 23 paesi dell’area le immatricolazioni sono state invece 295.802 con una crescita del 12,5% e, dato particolarmente significativo, la ripresa appare generalizzata poichè soltanto in due mercati (Grecia e Portogallo) si registrano cali.
Altro elemento da considerare è che anche all’interno del gruppo dei cinque maggiori mercati (che in febbraio hanno assorbito il 70,8% delle immatricolazioni) l’andamento è differenziato. Il mercato tedesco appare in piena ripresa. In febbraio si è registrata una crescita del 15,2%, che fa seguito all’incremento del 16,5% registrato in gennaio. Il mercato tedesco, fortemente stimolato da incentivi statali nel 2009, ha pagato nel 2010 l’anticipo di domanda dovuto ai bonus con un calo del 23,4%, ma ora il recupero è robusto ed è sostenuto anche da un forte tasso di crescita dell’economia. Il mercato francese beneficia ancora di una buona raccolta di ordini registrata a fine 2010 per effetto degli incentivi allora in vigore e, dopo una crescita dell’8,2% in gennaio, in febbraio accelera e fa registrare un incremento del 13,2%. Nei prossimi mesi il recupero del mercato francese dovrebbe rallentare, anche se va segnalato che, comunque, a partire da maggio il confronto si farà con dati 2010 fortemente negativi.
L’Italia, terzo tra i maggiori mercati europei, ha fatto invece registrare sia in febbraio che nel primo bimestre un calo del 20,5%. Come è noto, il mercato italiano sarà fortemente penalizzato fino alla fine di marzo da un confronto con un primo trimestre 2010 ancora fortemente sostenuto dagli incentivi. A partire da aprile anche per il mercato italiano, nel confronto con il 2010, dovrebbe però comparire il segno più. Pure i dati del Regno Unito sono pesantemente condizionati da un confronto sfavorevole con un 2010 ancora assistito dagli incentivi. In gennaio le immatricolazioni sono così calate dell’11,5% e in febbraio del 7,7%. L’andamento negativo di questo mercato dovrebbe proseguire quantomeno per tutto il primo semestre. Il quinto ed ultimo mercato della pattuglia dei cinque maggiori, quello spagnolo, appare invece nella situazione più difficile. Dopo un calo del 23,5% in gennaio, in febbraio vi è una contrazione del 27,6% e le prospettive per i prossimi mesi appaiono ancora difficili, anche per la situazione dell’economia che continua ad essere molto preoccupante. In sintesi la somma algebrica degli effetti dei differenti andamenti e delle differenti prospettive di cui si è detto dovrebbe mantenersi positiva ed in crescita per tutto il 2011, anche se occorre avvertire che la ripresa del mercato europeo è condizionata dal recupero dell’economia e che sullo scenario mondiale, ai motivi di preoccupazione già presenti, si sono aggiunti quelli derivanti dalla crisi in nord-Africa e dalla catastrofe che ha colpito il Giappone, eventi il cui impatto sull’economia mondiale appare al momento di difficile valutazione.