E’ LA CRISI DELL’EURO LA PALLA AL PIEDE DEL MERCATO EUROPEO DELL’AUTO

Vendite di auto in crescita in tutto il mondo tranne che nell’area Euro (-9,6%)

Nei primi otto mesi del 2012 nell’area costituita dai trenta paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA sono state immatricolate 8.591.968 autovetture con una calo del 6,6% sullo stesso periodo del 2011. Questo andamento negativo appare particolarmente stridente con la situazione del mercato automobilistico a livello mondiale. Secondo gli ultimi dati disponibili nel primo semestre del 2012 nel mondo sono state immatricolate 40.466.618 autovetture con una crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno record 2011. La crisi dell’auto non è dunque affatto una crisi mondiale, ma anzi riguarda soltanto l’area UE27+EFTA o meglio, per la precisione, soltanto la zona Euro.

Da una elaborazione del Centro Studi Promotor GL events emerge infatti che nei primi otto mesi del 2012 il calo del 6,6% di cui si è detto per l’area UE27+EFTA è la risultante di una crescita del 2,5% nei paesi non Euro e di un calo del 9,6% dell’area Euro. All’interno di quest’ultima area i mercati più penalizzati sono quelli dei paesi a cui è stata imposta una politica di bilancio fortemente depressiva e cioè Grecia, Italia, Spagna e Portogallo. La drammatica crisi del mercato italiano dell’auto è dunque in primo luogo un effetto della crisi dell’Euro e non solo per la politica di lacrime e sangue imposta all’Italia, ma anche per il modo in cui questa politica è stata applicata. Il Governo a fine 2011 ha infatti assestato una pesantissima stangata fiscale di effetto immediato senza adottare misure congiunturali, cioè di efficacia pure immediata, per contenerne l’effetto sull’economia reale. Gli interventi varati per lo sviluppo sono stati infatti “riforme” strutturali destinate per loro natura a dare risultati nel medio e lungo termine. L’impatto della politica complessivamente adottata sulla domanda di beni di consumo durevoli e non durevoli è stato molto forte e per l’intero 2012 si prevede che le immatricolazioni di autovetture si attestino a quota 1.370.000, cioè su un livello che non si vedeva dal 1979.