Mentre le prospettive per il secondo semestre 2007 sono positive
Ancora al palo, ed anzi in lieve arretramento, le immatricolazioni di autovetture in Europa. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, in aprile sono state immatricolate nel continente 1.291.634 autovetture con un calo dello 0,6%, mentre il consuntivo del primo quadrimestre chiude a quota 5.519.936, con un calo dello 0,2%. Questo risultato appare fortemente condizionato dal grande mercato tedesco che in aprile accusa un calo del 7%. Come è noto, l’andamento negativo delle immatricolazioni in Germania è determinato dell’aumento di tre punti dell’Iva a partire dal 1° gennaio scorso. Questo provvedimento, annunciato con notevole anticipo, determinò un’accelerazione di domanda negli ultimi mesi del 2006 a cui è corrisposto un sensibile rallentamento delle immatricolazioni in questa prima parte del 2007, che ha visto il mercato tedesco in calo del 10,5% in gennaio, del 15,1% in febbraio, del 6,6% in marzo ed ora del 7% in aprile.
Nonostante questo andamento, la Germania recupera comunque in aprile il ruolo di maggior mercato nazionale del continente, che aveva ceduto all’Italia nel primo trimestre di quest’anno. Al netto della Germania il mercato europeo avrebbe comunque fatto registrare una crescita dell’1,3% in aprile e del 2% nel primo quadrimestre. Si tratta di risultati positivi, ma certo non particolarmente rilevanti, anche perché sull’andamento delle immatricolazioni hanno probabilmente influito le incertezze del quadro congiunturale di inizio anno. Tra i cinque maggiori mercati del continente quelli che hanno dato il maggior contributo ai risultati annunciati oggi sono stati l’Italia, che in aprile fa registrare una crescita del 9,6% e il Regno Unito che vede un incremento del 4,3%. Gli altri due mercati della pattuglia di testa (il quinto naturalmente è la Germania) accusano cali del 5% per la Francia e del 6% per la Spagna.
Particolarmente significativi sono i risultati relativi ai paesi nuovi membri dell’Unione Europea per i quali sono disponibili dati (mancano Cipro e Malta). Complessivamente considerata l’area fa registrare una crescita del 12,9% in aprile e del 14,2% nel quadrimestre, con un andamento positivo che interessa praticamente tutti i paesi, con la sola eccezione dell’Ungheria. Anche se l’incidenza complessiva sulle immatricolazioni europee di questa area è intorno al 7%, è importante che, dopo alcuni anni in cui le immatricolazioni hanno fatto registrare cali o incrementi molto contenuti, le vendite di auto nuove tornino ora a crescere con tassi elevati. L’andamento fiacco degli ultimi anni era dovuto al fatto che il processo di motorizzazione in atto in questa area si era valso (e continua a valersi) in misura importante di vetture usate provenienti da altri paesi dell’Unione. I dati del 2007 mostrano ora che stanno ritornando importanti anche i prodotti nuovi nella diffusione dell’auto nei paesi nuovi membri della UE.
Secondo il Centro Studi Promotor le previsioni per il secondo semestre dell’anno per il mercato complessivo del continente sono positive. In particolare la Germania dovrebbe superare l’effetto dell’aumento dell’Iva, il mercato italiano dovrebbe accelerare ulteriormente per l’andata a regime degli incentivi alla rottamazione, la crescita dei paesi nuovi membri UE dovrebbe continuare e in tutta l’area le incertezze della congiuntura economica generale emerse all’inizio del 2007 sono in via di superamento.
Per quanto riguarda i costruttori, nel primo quadrimestre del 2007 gli incrementi più significativi sono stati fatti registrare da Honda (+16,9%), dal gruppo Toyota (+9,9%) e dal gruppo Fiat (+6,8%). In particolare il gruppo italiano vede la sua quota nel quadrimestre passare dal 7,7% del 2006 all’8,3% del 2007.