Contro l’inquinamento serve un approccio integrato di sistema
3.600 euro, questo è il costo per autovettura per raggiungere nel 2012 l’obiettivo di contenere le emissioni di anidride carbonica (CO2) in 120 grammi al chilometro. Questo dato è emerso dal convegno inaugurale del 32° Motor Show di Bologna che si è aperto oggi. Il costo per portare le emissioni di CO2 all’obiettivo indicato è decisamente elevato e se trasferito sul prezzo delle autovetture potrebbe determinare pesanti ripercussioni sulla domanda e un rallentamento nel tasso di sostituzione del parco circolante con un impatto negativo sulle emissioni nocive. L’obiettivo di 120 g/km di CO2 dovrebbe consentire di evitare su base annua le emissioni nell’ambiente di 10,9 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Risultati superiori o comunque un contributo apprezzabile al raggiungimento dell’obiettivo appena accennato si possono ottenere anche con altri provvedimenti sicuramente meno costosi del solo intervento tecnologico sugli autoveicoli. Basti pensare che introducendo la guida ecocompatibile si può ottenere un risparmio annuo di CO2 di 12,5 milioni di tonnellate, mentre con il 5% di combustibili sintetici da biomassa il risparmio è di 10,2 milioni di tonnellate, sempre su base annua, con il 5% di biocombustibili il risparmio è di 9,5 tonnellate, con la sincronizzazione semaforica si risparmiano 2,4 milioni di tonnellate e con il mantenimento delle gomme alla pressione ottimale le minori emissioni di CO2 su base annua ammontano a 1 milione di tonnellate.
I dati appena esposti pongono in evidenza la necessità di affrontare il problema delle emissioni nocive con un approccio integrato che veda impegnati in una prospettiva di sistema tutti i soggetti coinvolti nella costruzione e nell’assistenza degli autoveicoli, nella costruzione delle infrastrutture, nella produzione dei carburanti, nella formazione dei conducenti, nel governo del traffico e del territorio, nell’attività normativa e di governo a livello di Stati e di Unione Europea e in generale in tutte le attività e le istituzioni coinvolte nella mobilità delle persone e delle merci.
Tra l’altro con un approccio integrato di sistema è possibile affrontare la questione più importante sul terreno delle emissioni inquinanti che oggi non riguarda tanto le nuove auto quanto le emissioni del parco circolante. La soluzione che può dare i migliori risultati in tempi ragionevolmente brevi è l’accelerazione della sostituzione delle auto più vecchie indotta da incentivi alla rottamazione. Sotto questo profilo risultati decisamente positivi hanno avuto gli incentivi che sono attualmente in vigore nel nostro paese e che scadranno il 31 dicembre prossimo.