CRESCONO DEL 6,37% LE VENDITE DI AUTO USATE NEL PRIMO TRIMESTRE

Mentre il mercato del nuovo è in profondo rosso 

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel primo trimestre i trasferimenti di proprietà di autovetture usate al lordo delle minivolture sono stati 1.200.197 con una crecita del 6,37% sullo stesso trimestre del 2010. Se si considera che, sempre secondo i dati diffusi oggi, quest’anno il mercato delle auto nuove nel primo trimestre ha subito una contrazione del 23,10% è evidente che il mercato dell’usato si muove in forte controtendenza.

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor GL events le difficoltà dell’economia che sono alla base della debolezza della domanda di auto nuove, spiegano anche l’andamento positivo delle vendite di auto usate. Infatti una parte delle persone che in tempi di congiuntura economica favorevole avrebbero acquistato una vettura nuova, si sta orientando sul mercato dell’usato che, tra l’altro, offre in questo momento buone opportunità a prezzi convenienti.

Quagliano è intervenuto nel corso del convegno su auto usate e fisco organizzato all’Università di Bologna dallo stesso Centro Studi Promotor GL events e da Federauto con la collaborazione di Mobil 1. Portando il saluto di GL events al convegno, Giada Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, che tra l’altro è la società organizzatrice del Motor Show di Bologna, ha affermato che, nonostante le persistenti difficoltà del mercato delle auto nuove, nel corso degli incontri per presentare il prossimo Motor Show ai responsabili dell’industria dell’auto italiana e delle case estere operanti in Italia, sta emergendo un netto miglioramento nel clima di fiducia, non solo nei confronti del 2009, ma anche e soprattutto del 2010 e questo è certamente di buon auspicio ache per l’organizzazione del Motor Show 2011.

Il buon livello della domanda di usato, ha dichiarato Giada Michetti, è comunque un dato positivo di cui occorre cominciare a prendere atto. La situazione del mercato dell’usato potrebbe tuttavia essere decisamente migliore se anche questo settore del comparto automotive non fosse fortemente penalizzato da una tassazione che non trova riscontro negli altri paesi europei. E’ quanto è emerso dalla relazione al convegno di Bologna di Antonio Cernicchiaro, Direttore delle Relazioni Istituzionali dell’Unrae, che ha affermato che, proprio per l’eccessiva pressione fiscale, il mercato dell’usato è in Italia fortemente penalizzato, tanto che le vetture usate acquistate per ogni 100 nuove sono in Italia 130, contro le 160 della Germania, le 230 della Francia e le 340 della Gran Bretagna. Adolfo De Stefani Cosentino, Responsabile del settore fiscale di Federauto, ha posto l’accento su una stortura particolarmente grave che penalizza fortemente i concessionari che, nella situazione attuale, sono già fortemente colpiti dalla crisi del nuovo. “La norma introdotta nel giugno del 2007 – ha detto Cosentino – che autorizza la detrazione del 40% dell’iva per chi utilizza una vettura per fini aziendali e professionali (fatta eccezione per particolari categorie come agenti, rappresentanti, taxi e noleggiatori) impone che, al momento della rivendita al concessionario auto il cliente rilasci una fattura con imponibile ridotto al 40% del valore convenuto; di contro il concessionario auto, pur detraendo solo una minima parte di iva, dovrà, al momento della rivendita, assoggettare tutto il valore della vettura ad iva versando allo Stato un maggior importo pari a circa il 10% del valore della vettura usata”. E’ evidente, ha concluso Cosentino, che a questa ingiusta penalizzazione dei concessionari si debba porre rimedio con una modifica normativa.

Il convegno di Bologna ha posto innanzitutto l’accento sulle tematiche fiscali, ma è stato anche un’occasione importante anche per fare il punto sul mercato dell’auto usata e sulla situazione delle aziende concessionarie. Emanuela Pregnolato, Responsabile Area Economica Anfia, ha condotto un’ampia analisi del mercato dell’usato a livello territoriale. Massimiliano Amati, di Quattroruote, ha messo in luce le più recenti tendenze in materia di quotazioni dell’usato e Alberto Di Tanno ha illustrato l’Automotive Dealer Report: un’ampia analisi sui bilanci delle aziende concessionarie. Al termine delle relazioni il convegno di Bologna ha ospitato una tavola rotonda in cui sono intervenuti Nicola Cirilli (Fiat Group Automobiles), Fabio Leggeri (Volkswagen Italia), Roberto Martinetto (Eurotax), Franco Oltolini (Carnext), Lucio Tropea (Mercedes Benz Italia), Enzo Zarattini (A.C.I.B).